I dati sul mercato immobiliare nel IV trimestre 2011 hanno sorpreso tutti, in quanto non c'è stata quella debacle che in molti avevano pronosticato. Fuoco di paglia o profezia invertita? staremo a vedere con prossimi dati sull'inizio del 2012. Quel che è certo è però un fatto indiscutibile: nelle principali città italiane le abitazioni continuano ad avere un buon mercato. Ma è il resto del paese che stenta
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Ecco i dati degli 8 principali capologuoghi. Vediamo come Torino e Firenze, rispetto al 2010, abbiano fatto registrare degli aumenti considerevoli nelle compravendite. Nel caso di Torino poi, la performance degli ultimi tre mesi del 2011 è stata impressionante +15,6% rispetto all'analogo periodo del 2010). Tra questi capoluoghi, solo Roma può vantare una serie positiva dal 2009, mentre tutti gli altri alternano trimestri positivi con altri negativi
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Ma se guardiamo i dati dell'intera provincia ci accorgiamo che la situazione è ben diversa per l'hinterland. Clamoroso è il caso di Firenze, dove tra capoluogo e comuni della provincia si è aperto un vero fosso
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Questi dati confermano il sondaggio lanciato nel mese scorso da idealista, in cui la stragrande maggioranza delle risposte pervenute avevano segnalato che La casa perfetta si trova in città , In una zonza preferibilmente fuori dal centro storico, ma ben servita dai mezzi pubblici. I servizi e le esigenze di spostamento, per sé e per i figli, prevalgono dunque nei tempi di crisi, in cui tra l'altro la benzina sta raggiungendo cifre da capogiro
Riportiamo la nota metodologica dell'agenzia: i dati relativi ai volumi di compravendite riguardano l’intero territorio nazionale ad eccezione delle province di Bolzano, Trento, Gorizia e Trieste, in quanto il catasto e/o gli uffici di pubblicità immobiliare sono gestiti localmente. I dati delle compravendite sono stati estratti il 7 febbraio 2012 e si riferiscono al iv trimestre 2011, salvo possibili registrazioni avvenute oltre i termini di legge. Si tratta in ogni caso di quantità residuali non rilevanti ai fini statistici. Si precisa che i dati dell’agenzia del territorio differiscono da quelli che l’istituto nazionale di statistica diffonde nella pubblicazione “compravendite immobiliari e mutui” in quanto i dati dell’istat si riferiscono al numero di convenzioni contenute negli atti notarili, che possono riguardare una o più unità immobiliari (cfr. Istat, compravendite immobiliari e mutui)
9 Commenti:
Non è una grande scoperta.. Le case belle e di città continuano a rendere nonostante l'imu, e rimarranno carissime.... ci sarà sempre più offerta di schifezze o di case in posti sperduti
Ottimo investimento le case in città
Ma a quelli che abitano altrove gli fate vedere altri dati ? hanno un'altra internet ? probabilmente sono la maggioranza ! (ma forse siete di Milano ? o di Roma ? ) ??
A volte non capisco come ci si possa stupire delle cose ovvie?!?! mi sembra più che naturale che la crisi di un mercato inizi a mordere la dove è più debole l'appeal all'acquisto... nel tempo dalla periferia ci si avvicinerà al centro visto che i mercati territoriali hanno una diffusione virale centripeta.
La crisi dell'immobiliare nello specifico è legata alla situazione del lavoro, nelle periferie la crisi già si sente, nelle città la disponibilità di lavoro è più dinamica anche se legata spesso al comparto pubblica amministrazione che di questi tempi non se la passa bene ad investimenti interni, anzi si taglia. Prendiamo ad esempio il comune di Roma con tutte le sue migliaia di addetti ed in profondo rosso, prima o poi si dovrà per forza ridimensionare la forza lavoro altrimenti scatta il commissariamento e tutte queste "povere" persone si troveranno nella condizione in cui si trovano ora i lavoratori della provincia ma con numeri molto più imponenti e questo influirà anche sul mercato cittadino.
Siamo in un periodo in cui gli sprechi vengono a galla fortunatamente e il mercato delle grandi città ha sfruttato questa liquidità pubblica sconsiderata elargita a migliaia di persone senza che ne esista una esigenza reale (i servizi comunali fanno schifo nonostante il sovrannumero di personale), ora si dovrà recedere e qualcuno pagherà il conto, anche i mercati drogati.
Perfetta analisi
Santa verita
Tempo al tempo ... di case in città talmente belle da giustificare il loro prezzo, paragonato a tutto il resto, ce ne sono sempre meno e già da tempo tutte le altre non trovano acquirenti.
Visto e considerato che non si vede luce su alcun fronte, ad ottobre ne vedremo delle belle con l'i.v.a. Al 23% in primis sui carburanti e di riflesso su tutto il resto.
Mi sembra evidente che il futuro continuerà ad essere roseo per realtà ancora più ristrette rispetto a quelle di cui si parla nell'articolo che, oltre a paragonare 2010 e 2011, periodo quest'ultimo in cui praticamente non si è sentito l'effetto delle manovre del governo attuale, non parla neanche dei prezzi di vendita.
Non credo
La ripresa è vicina....le case...il mattone è il miglior investimento oggi
Le attività più floride sono le agenzie immobiliari e turistiche, oltre alle concessionarie di automobili
La notizia e' vecchia
Ce la propinano di nuovo per accendere un po' la solita guerra dei poveri
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