Che il mercato immobiliare sia in una fase di profonda crisi è un dato di fatto. E se le ragioni sono molteplici e risapute, ciò che interessa adesso è individuare gli strumenti per uscire da questo momento buio. idealista news ha deciso di chiedere proprio a chi in questo mondo ci lavora, le agenzie immobiliari, quali sono le possibili soluzioni per far ripartire il mercato immobiliare
Scopri cosa hanno risposto gli agenti presenti al meca 2012 nella video intervista di idealista

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32 Commenti:
Mi spieghi cosa significa aumentare la consapevolezza nell'acquisto/vendita?
Il tuo concetto non lo trovo campato in aria ma neanche del tutto corretto, in ogni caso, per me, il mediatore (di qualsiasi categoria), lo pago volentieri se, grazie a lui, riesco a trovare ciò che cerco a condizioni migliori di quelle che ero riuscito a trovare io.
Se io vedo 5 bilocali da privati al prezzo minimo di Euro 160.000 e un mediatore me ne trova uno con le stesse caratteristiche di finiture, metratura e posizione, a euro 140/150.000 stai pur certo che 4/5.000 gliele do volentieri, visto che comunque ci risparmio
Quindi il mediatore lo pago volentieri non se mi dice che la tassa come prima casa è il 4% o se mi fa controlli sull'immobile, ma se mi fa risparmiare tempo e soldi (poi i controlli al massimo gli faccio fare da qualcun altro prima di fare eventuali proposte)
Mi spieghi cosa significa aumentare la consapevolezza nell'acquisto/vendita? non lo so neanch'io ... mi seccava scrivere che non servono a nulla, però è altrettanto vero che molte persone non sanno nemmeno allacciarsi le scarpe da soli (parlo soprattutto dei venditori).
Ma secondo voi è veramente necessaria la figura del mediatore? perchè non ripartiamo da questo punto? direi di no, bisogna cominciare ad occupare gli immobili sfitti, altro che centinaio di migliaia di euro per comprarla. La casa è un diritto, occupare è lecito quando un immobile viene lasciato sfitto a marcire.
Occupare gli immobili sfitti? perchè invece non vai a occupare una panchina in un parco? barbone che non sei altro
Se l’a.i. È solo un intermediario è una professione destinata a scomparire se invece dà valore ad es. Aumentando la consapevolezza nell’acquisto/vendita allora ha speranze di sopravvivere. In ogni caso in questo momento molti appartengono alla prima specie e quindi sono destinati a chiudere. Sempre le solite discussioni sugli ai e il loro valore aggiunto. Ma quale valore aggiunto volete che abbia un ai. Siete mai entrati in agenzia? l'ai medio è un ragazzotto sui 20 anni con poca voglia di lavorare e molta di cazzeggiare, deve avere molta propensione alla menzogna, e un quoziente intellettivo prossimo allo 0. Chiamare un ai professionista è un insulto a tutti i professionisti del mondo, l'ai è sinonimo di improvvisavione, furberia, frode e cazzeggio.
In parte hai ragione ma il problema non è la categoria degli a.i. Ma i franchising immobiliari, visto che quasi solo da loro si trovano i personaggi che citi.
Quindi se magari cominciate a non contattare più le agenzie in franchising (dove comunque il singolo titolare è responsabile in proprio delle scelte dei suoi collaboratori), nella "singola" agenzia con un titolare ed una impiegata o di 2 o 3 soci potreste riscontrare qualche differenza
Per coloro che sempre e comunque a.i. Incapace, frode etc..ieri sera ho fatto un preliminare di compravendita l'acquirente ed il venditore erano stati negli anni passati miei clienti o meglio i loro genitori, sono usciti dal mio studio alle ore 20.00 c.a. Dopo avermi pagato il compenso pattuito e con regolare fattura per entrambi.
Siamo andati a bere un aperitivo al bar vicino il mio studio,e abbiamo chiacchierato,della crisi,dei figli,dei problemi e delle speranze per il futuro,per quanto io mi sforzi non riesco a sentirmi inutile nello svolgere la mia professione e sin tanto che persone di mezza età laureati con cultura al di sopra della media trova importante e rassicurante il lavoro che svolgo,vivo nella consapevolezza che potrò crescere i miei figli come qualsiasi altro padre che svolge qualsiasi altro lavoro,non so perchè in molti, scrivendo su questo form, vogliano quasi ammazzare chi fa il mio mestiere,signori non facciamoci la guerra tra poveri e vivere di rancori e risentimenti non porta mai nulla di buono.
Cordialità da un agente immobiliare di mezza età orgoglioso di se stesso.
Dalle interviste si capisce che neanche gli agenti immobiliari hanno le idee chiare. Le banche sono in credit crunch perchè piene di debiti e quindi impossibilitate a erogare mutui per almeno i prossimi 5 anni. Aggiungiamoci che in Italia la caas è vista come bene di investimento e non di consumo ed ecco che offerta e domanda NON si incontreranno mai.
Sono un'architetto da oltre 20 anni, sono titolare di un decente studio che occupa circa 8/10 persone ( 2 sono giovani professionisti praticanti ma a progetto biennale), mi occupo di progettazioni di solito di medie-grandi opere (ma il mio piacere ed il mio sfizio è progettare la "casetta" o il casale in campagna, ma ahimè, ormai queste sono opere improponibili, quasi desuete), per non farmi mancare nulla (anche per poter continuare a dare gli stipendi) sono il ctp del tribunale o consulente anche di qualche a.i. E comunque (a volte) facciamo i consulenti a.......qualche altro nostro collega..."improvvido".
Ovviamente (e da molti anni) collaboriamo con banche e/o assicurazioni sempre nel campo immobiliare e comunque nella più vasta accezione del termine. Insomma penso che un pò di esperienza "variegata", a 50 anni, di averla fatta sul campo, anzi sui campi. Posso assicurare che l'incompetenza esiste a tutti i livelli e spesso nascosta da nomi e cariche altisonanti, per cui (spesso) il servizio che si paga è ingiusto, non proporzionato e non correlato a quanto ricevuto. E queste "incongruenze" si ingigantiscono in un momento cos' difficle e tragico per tutti noi, dal quale senza sforzo comune, non se ne esce. Anzichè fare il tam tam della paura e dello spettro del mattone (o dei "mattonari" come mi è capitato di leggere su questo sito) forse sarebbe più utile far comprendere ai venditori dell'usato che, a parte la posizione dell'immobile (a volte) in zone centrali o di pregio, o particolarmente servite, per il resto..è "noia", nel senso che (a volte) è più conveniente, intelligente e forse comodo, comprare e risiedere in una qualche cittadina nell'immediato hinterland, che non nelle mega desolanti periferie (cittadine?) dove manca tutto, dai servizi al contatto umano, dall'urbanizzazione alle fogne. E quindi, vale ancora il concetto del costo "città" con quello "cittadina"? penso che tanti concetti dovrebbero essere rivisti, certo si potrebbe parlare ed obiettare anche dei fatiscenti centri storici (ma non è il caso e luogo). Altra cosa, le banche non possono e vogliono rischiare oltre (veramente non hanno mai rischiato più di tanto) e quindi bisogna comprendere che il 50% dei possibili acquirenti di ieri, sono diventati gli impossibili acquirenti di oggi. Inoltre (nel caso affitto) deve essere considerato che i proprietari hanno un notevole aggravio di costi generali con lo spettro del "sequestro" della casa da parte degli inquilini "furbi e.....", ove si potesse liberare tranquillamente in 1 mese, forse le cose migliorerebbero, ma qui dovrebbe esserci lo stato, i comuni con case popolari (decenti) per compensare domanda e disagi. Ma qui si apre una "voragine" di discorsi..irrisolti da decenni, ed ora anche questi nodi...vengono al pettine. Dobbiamo tutti ricominciare da capo. Chiedo scusa se ho annoiato.
Vorrei aggiungere qualcosa anche sui costruttori (specie quelli medio-grandi, i piccoli spesso si "accodano" o "subiscono") sulla loro boria, tracotanza, prepotenza ed assoluto disprezzo dei concittadini, considerati " masse, e solo come portatrici di soldi" ( e di potere derivato), ma qui dovrei parlare dei traffici ed accordi della politica, e quindi visto che tutti sappiamo e tutti capiamo, mi astengo. Semmai dovremmo prendercela anche un pò con noi stessi, per aver tutti, lasciato andare, lasciato fare. Quindi proviamo a ricominciare, su altra strada.
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