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La maggior parte dei consumatori italiani possiede un conto corrente. Il successo di questo strumento bancario è dovuto sia alla sua multifunzionalità (vi si può accreditare la pensione o lo stipendio, si possono inviare e ricevere bonifici, effettuare operazioni di trading e molto altro ancora) sia alla relativa facilità con la quale è possibile trovare i più vantaggiosi tra i tanti proposti dal mercato

Sono numerosi gli istituti di credito che offrono conti correnti a zero spese, soprattutto quelli che operano online, dai prodotti di ing direct a quelli di chebanca!, fineco e così via. Rispetto a qualche anno fa, tuttavia, la vantaggiosità di questi prodotti sta notevolmente calando, sia per l'aumento dei costi necessari per gestire il conto sia per una diminuzione della redditività

Non c'è bisogno di analisti finanziari per rendersi conto dell'aumento delle commissioni bancarie: gli stessi consumatori che qualche giorno fa hanno ricevuto l'estratto conto di fine anno per il 2013 hanno potuto costatarlo

Rispetto alla fine del 2012 il costo complessivo del conto corrente, che oltre alle spese mensile comprende anche gli oneri di chiusura, è aumentato del 5%. In pratica, da 217,2 a 228,28 euro, secondo la simulazione che il corriere economia ha ricevuto dall'università bocconi basata sui conti correnti ordinari di dieci banche

L'aumento appare ancora più importante se confrontato ai costi di tre anni fa, quando la spesa complessiva per un conto corrente ammontava a 159 euro: in questo caso l'aumento è pari al 43%

L'aumento deriva soprattutto dal ritocco di alcune commissioni che solitamente le banche hanno modificato ben poco nel corso del tempo, e in particole quelle che riguardano le operazioni per le quali i dipendenti dell'istituto di credito devono spendere più tempo. L'aumento è in media del 20%, considerando 18 voci di spesa, come il prelievo dallo sportello atm, il versamento di un assegno e così via

Facciamo alcuni esempi. Se si deve saldare un prestito personale, i costi per il pagamento della rata sono passati in media da 1,5 a 1,75 euro, con un aumento del 17% in un solo anno. Se di deve pagare una bolletta, allo sportello si pagheranno 3 euro di commissione contro i 2,5 euro del 2012: l'aumento è del 20%

La commissione per prelevare contanti allo sportello dell'agenzia è aumentata addirittura del 33%, passando da 1,5 a 2 euro. Se invece si richiede il saldo del proprio conto, sempre allo sportello dell'agenzia, si dovrà pagare un euro al posto dei 50 centesimi del 2012: in questo caso la spesa è addirittura raddoppiata

Anche effettuare bonifici avrà un costo superiore: da 3,5 a 4 euro (+14) se il bonifico è destinato ad un conto presso la propria banca, da 4 a 4,5 euro (+12,5%) per i bonifici destinati a un conto presso un'altra banca

Sarà più salato anche prelevare contanti ad un bancomat di una banca diversa dalla propria: da una media di 2 euro a 2,5 euro, con un aumento del 5%

Perlopiù stabili, invece, i costi per le operazioni di chiusura annuale, che passano da 89,01 a 92,18 euro di media. Insomma, a far lievitare i costi del conto corrente sono proprio le commissioni sulle operazioni che vengono effettuate di mese in mese

Di fronte a questa molteplicità di aumenti, invece, sono in calo gli interessi attivi, ossia quelli che la banca riconosce al cliente sulle somme depositate sul conto corrente: se nel dicembre 2012 il tasso creditore era in media dello 0,02%, a fine 2012 la media è scesa allo 0,01%

Al contrario, sono saliti alle stelle gli interessi passivi, ossia quelli che si devono alla banca nel caso in cui si vada in rosso: siamo al 20%, con un aumento di due punti rispetto al 2012

Stabili soli i bonifici effettuati online, che in origine erano addirittura gratis: sia nel 2012 che nel 2013 la media è stata di 75 centesimi per i bonifici alla propria banca e di un euro per quelli ad altri istituti. Non è cambiata invece la commissione per la rata del mutuo e il pagamento delle tasse con il modello f24 è ancora gratuito

"Le banche stanno spostando sui clienti gli investimenti che hanno fatto per adeguarsi ai nuovi standard ue — spiega Paolo martinello, presidente di altroconsumo —. E la logica degli aumenti può anche essere di spingere verso l'online: nelle nostre rilevazioni su 25 conti correnti, il costo dei bonifici in rete è più basso dell'80%"

Con il calo delle richieste per prestiti e mutui, le banche, quindi, prenderebbero i loro guadagni laddove è più facile, cioè sulle commissioni dei conti correnti

"Gli effetti del rialzo si dovrebbero vedere di più nel corso del 2014 — afferma Chiara fornasari, partner di prometeia— l'aumento delle commissioni bancarie dovrebbe essere generalizzato per tutti, famiglie e imprese"

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2 Commenti:

30 Gennaio 2014, 14:55

...e il governo insiste nell'aiutare questi ladri invece di facilitare l'accesso ai mutui di stato

31 Gennaio 2014, 14:55

Per forza, quando al potere ci sono i fedeli servitori dei banchieri, questo è il minimo.
P.s
7.5 miliardi dei nostri soldi alle banche private, grazie Pd.

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