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Il mercato immobiliare residenziale dovrebbe crescere ancora in Europa, anche se non ai ritmi del 2018, e i tassi dei mutui continuano la loro discesa. Lo dice l’ultimo bollettino Bce pubblicato da Banca d’Italia.

Edilizia residenziale, investimenti stabili

Secondo quanto rilevato, nel quarto trimestre del 2018, gli investimenti in edilizia residenziale sono cresciuti dello 0,6 per cento, in linea con il perdurare della ripresa in molti paesi dell’area dell’euro e nell’area nel suo insieme.

“Sebbene nel 2018 la crescita sia stata più lenta rispetto alle dinamiche osservate nel 2017, essa si mantiene su livelli solidi riflettendo un buono stato di salute, - si legge nella nota. - In linea con questi andamenti, i recenti indicatori di breve periodo e i risultati delle indagini segnalano una dinamica positiva ma in rallentamento”.

Stabile anche la produzione edile, che secondo il bollettino Bce in Europa è cresciuta dell’ 0,2% trimestrale nell’ultima parte del 2018. Si tratta di una parziale ripresa rispetto al −0,8 per cento del terzo trimestre. Negli ultimi mesi gli indicatori della Commissione europea sul clima di fiducia nelle costruzioni segnalano per il quarto trimestre del 2018 e il primo del 2019, un, seppur debole, miglioramento.

Mercato immobiliare, fiducia in aumento

Infine, l’indice dei responsabili degli acquisti  per l'attività nel settore residenziale, che misura il clima di fiducia nel settore, ha segnato una media di 52 nell’ultimo trimestre del 2018, scendendo tuttavia a 50,6 a gennaio 2019. Ciononostante, sia gli indici PMI che gli indicatori sul clima di fiducia della Commissione europea restano nettamente al di sopra delle rispettive medie di lungo periodo.

Mercato immobiliare europeo, i trend di case e tassi dei mutui
idealista/news

Tassi dei mutui in calo nel 2018

Quanto ai tassi sui mutui, il bollettino Bce mostra come i tassi sui finanziamenti bancari alle società non finanziarie e alle famiglie si siano mantenuti su un livello vicino ai minimi storici. Il tasso composito sui prestiti bancari a gennaio si è mantenuto stabile all’1,63 per cento, livello prossimo al minimo storico dell’1,62 per cento registrato nel maggio 2018. Sempre a gennaio, il tasso composito sui prestiti bancari per l’acquisto di abitazioni è rimasto stabile all’1,82 per cento, anch’esso vicino al minimo storico risalente a dicembre 2016.

I tassi compositi sui prestiti alle società non finanziarie e alle famiglie sono diminuiti in misura significativa a partire dall’annuncio delle misure di allentamento del credito nel 2014, benché l’eterogeneità fra paesi resti notevole. Tra maggio 2014 e gennaio 2019 si registra un calo di circa 130 e 110 punti base rispettivamente per i prestiti alle società e alle famiglie. Calo nei tassi che si è mostrata particolarmente significativa nei paesi dell’area dell’euro che sono stati più esposti alla crisi finanziaria.

 

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