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Si accorcia il tempo medio necessario a vendere una casa, secondo un'analisi di Tecnocasa che fotografa la situazione nelle grandi città a gennaio 2020 (quindi prima dell'emergenza coronavirus) e registra anche l'evoluzione negli ultimi dieci anni.

L'analisi dei tempi di vendita necessari per vendere una casa dal 2010 ad oggi evidenzia un picco massimo nel 2012, anno peggiore per il mercato immobiliare, quando l'abbondante offerte e le banche sempre più refrattarie ad erogare i mutui dilatarono al massimo i tempi necessari per chiudere una trattativa. Da allora si assiste a un costante seppur lieve miglioramento, con un balzo notevole a partire dal 2017 quando dai 167 giorni di media si passa ai 143 del 2017.

La fotografia del mercato a gennaio 2020 è quella di un settore sempre più dinamico e veloce grazie a una domanda sostenuta e all'offerta in diminuzione che ha velocizzato le decisioni di acquisto.

Tempo medio per vendere casa, l'evoluzione nelle grandi città dal 2010 a oggi
Tecnocasa

Tempi di vendita case nelle grandi città

Gli ultimi dati mostrano che nelle grandi città i tempi di vendita sono di 109 giorni contro 129 giorni registrati un anno fa. Un discreto accorciamento dei tempi di vendita che rispecchia il mercato immobiliare di queste realtà che, nell’ultimo anno, hanno registrato un aumento dei prezzi del 2,2%.

I tempi di vendita nei capoluoghi di provincia hanno una media di 149 gg contro i 151 gg di un anno fa ed infine i comuni dell’hinterland delle grandi città che hanno fatto registrare 152 gg, 11 giorni in meno rispetto ad un anno fa.

Tra le grandi città i tempi di vendita maggiori si registrano a Bari (180 gg) e Genova (147 gg). Le città “più veloci” sono Bologna (51 gg) e Milano (55 gg), proprio le due realtà in cui i prezzi sono cresciuti di più nel 2019.

Gli hinterland delle grandi città iniziano a risentire dell’aumento dei prezzi delle vicine metropoli. L’hinterland più dinamico sembra essere quello di Firenze con 115 giorni.

Quali fattori incidono sui tempi di vendita degli immobili?

I tempi di vendita di un immobile dipendono da diversi fattori, quali ad esempio, l'offerta sul mercato e la qualità dell'abitazione. In tempi di crisi, l'offerta è ampia a fronte di una domanda non particolarmente viva e questo allunga i tempi delle trattative anche perché l'acquirente ha tempo di guardarsi intorno con calma.

Il tempo necessario per vendere casa si allunga anche se l’immobile non è di qualità, ad esempio è posizionato ai piani bassi, è poco luminoso o si affaccia su strade trafficate. Lo stesso può succedere se la casa è posta sul mercato ad un prezzo non ritenuto congruo rispetto alla sua qualità; in questo caso i potenziali acquirenti aspettano che il valore diminuisca o cercano altro.

Quando invece il mercato diventa vivace, con domanda in aumento ed offerta in diminuzione, i tempi di vendita si accorciano perché chi cerca l’abitazione decide più velocemente, sempre che l’immobile presenti i requisiti ricercati e sia valutato al giusto prezzo.  Per tutti questi motivi le tempistiche di vendita sono indicatori importanti dello stato di salute del mercato: se sono brevi vuol dire che si sta riprendendo, se sono ancora lunghe significa che il mercato sconta ancora delle difficoltà.

 

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