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Come ha reagito il mercato immobiliare di Milano allo scossone del covid
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L’emergenza sanitaria dovuta al covid ha avuto effetti su scala globale e in diversi settori economici. Per capire come ha risposto uno dei principali mercati immobiliari europei, quello di Milano, l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha effettuato un’analisi del real estate meneghino da marzo a oggi.

Nel complesso, il mercato immobiliare di Milano ha fatto registrare una buona tenuta in tutte le aree ad eccezione di quelle interessate dai flussi turistici e dall’acquisto di casa per investimento a destinazione turistica. La città ha inoltre pagato lo scotto del massiccio ricorso allo smart working e alla didattica a distanza negli atenei con conseguente aumento dell’offerta di immobili in affitto e calo dei canoni di locazione.

Nella prima parte del 2020, rispetto al secondo semestre del 2019, i valori immobiliari di Milano hanno messo a segno un aumento del +2%, che fanno della città meneghina la metropoli che ha avuto la performance migliore tra le grandi città.

La nuova mobilità

Ad aiutare il settore immobiliare milanese, in parte, ci ha pensato anche la nuova mobilità. La macro area di Vercelli- Lorenteggio sta beneficiando dell’arrivo della linea 4 della metropolitana e ha fatto registrare un aumento dei prezzi dell’1,9%. Discorso simile anche per il quartiere di Tolstoj e in quello di Lorenteggio – Frattini.

In corso XXII Marzo il mercato immobiliare segnala prezzi ancora in lieve aumento sia per la domanda elevata e sia per le attese legate all’arrivo della linea 4 della metropolitana e alla nascita di aree verdi che dovrebbero sorgere non lontano dal complesso di Porta Vittoria.

Nell’area di Navigli-Famagosta il mercato appare più dinamico su via Ludovico il Moro che nonostante sia più periferica sta registrando un aumento di richiesta perché l’offerta immobiliare include case con balconi abitabili o vivibili. In più si apprezza il futuro arrivo della metropolitana 4 che impatterà in particolare sul tratto oltre piazzale Negrelli, dove nascerà un ponte ciclo pedonale tra i quartieri Lorenteggio e Ronchetto sul Naviglio.

Le aspettative legate all’arrivo della metropolitana blu si stanno avvertendo anche nelle zone maggiormente periferiche come viale Forlanini.

Gli effetti positivi della riqualificazione

I lavori di riqualificazione sul territorio hanno consentito una crescita dei prezzi nella macro area di Bovisa-Sempione (+3,4%), dove si segnala la buona performance del quartiere della Bovisa che continua a confermare il trend di crescita e della zona di City Life-Sempione. Non lontano da qui la riqualificazione dello Scalo Farini che continua ad interessare gli investitori che oltre a via Farini e alla stessa Bovisa guardano anche ai quartieri Lancetti, Maciachini e Dergano puntando ad una loro rivalutazione futura.

A Isola hanno rallentato gli investitori e le nuove costruzioni, e questo ha avuto un effetto sul mercato usato. Ma i costruttori, attenti alle nuove esigenze abitative emerse durante il lockdown, si stanno orientando sulla costruzione di tagli più ampi. L’usato viaggia intoro a 5500-6000 euro al mq. L’intervento di riqualificazione di City Life ormai consolidato e operativo da tempo così come le fermate della linea lilla fanno sentire i loro effetti.

Continuano a salire i prezzi in Piazza Firenze, via Giovanni da Procida e le zone limitrofe. Ottimo riscontro per le abitazioni più signorili presenti in via Alberti, via Giovanni da Procida e le strade limitrofe. Hanno quotazioni medie di 5000 euro al mq. Prezzi simili anche in piazza VI Febbraio che beneficia della vicinanza del parco di City life. Le aree più costose sono piazza Giulio Cesare e piazzale Baiamonti dove si toccano prezzi di 7000 euro al mq.

Il quartiere di Fiera-Monterosa negli ultimi anni ha subito l’influsso benefico di City Life che ha comportato una rivalutazione delle zone immediatamente a ridosso come piazzale Arduino. Tra i lavori in corso il recupero della ex sede della Nestlè dove si stabilirà la sede di VPP.  La riqualificazione dello Scalo di Porta Romana e l’arrivo di Symbiosis così come le attese per il Villaggio Olimpico stanno facendo sentire i suoi effetti sulla macroarea di Lodi-Corsica.

Il centro

Le zone centrali della città hanno registrato nella prima parte dell’anno un incremento dei valori dell’1,8% confermando, nonostante la pandemia, una buona tenuta. Un lieve aumento dei prezzi ha interessato la zona di corso Genova e via De Amicis, dove si muove un target con ottima disponibilità di spesa e dove c’è sempre un’elevata domanda ma un’offerta decisamente contenuta. Si concentrano tipologie più signorili che, ristrutturate, raggiungono i valori più elevati: 7000-8000 euro al mq.

Gli investitori da sempre interessati alla zona di corso Genova, via Torino, Sant’Agostino, viale Papiniano e Darsena, via Savona e via Tortona hanno rallentato. E questo ha stabilizzato i valori dell’area intorno a 5000 euro al mq. Sono invariati i valori immobiliari nel quartiere di Porta Romana-Crocetta.

Sul prestigio resta la preferenza per le ampie metrature, spazi esterni e le aree più richieste sono quelle di via Quadronno, piazza Mondadori e limitrofe dove ci sono soluzioni di pregio che possono arrivare a 9000 euro al mq se in ottime condizioni e con spazi esterni o begli affacci. Punte di 10 mila euro al mq sono toccate dalle tipologie nuove e di pregio. Infatti, non sono fermi gli investitori che acquistano tagli grandi da frazionare.

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