Il fascicolo dell’immobile pubblico terrà sotto controllo l’intero ciclo di vita di un edificio. La Sardegna ha già istituito un tavolo tecnico e partirà per prima in attesa che tutta Italia si adegui. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere.
Si tratta di una misura contenuta in una circolare del ministero dell’Economia risalente addirittura al 2010 ed è il punto di arrivo di una metodologia che permette agli enti pubblici non territoriali di conoscere nel dettaglio la consistenza del proprio portafoglio immobiliare.
Il primo passo effettivo lo ha mosso la regione Sardegna, che ha chiamato a raccolta gli ordini e i collegi professionali, oltre alle associazioni di categoria competenti in materia nel primo tavolo tematico.
Il fascicolo dell’immobile pubblico è uno strumento di importanza centrale per mappare e conservare patrimonio pubblico della pubblica amministrazione, un aiuto concreto per monitorare lo stato di conservazione e le situazioni di criticità. Per questo viene definito anche la “carta d’identità degli edifici”, utile anche per intervenire lungo tutto il ciclo di vita degli immobili per valorizzarli.
La Sardegna ha istituito il tavolo tecnico con tutti gli ordini professionali regionali, la rete dei professionisti e le associazioni di categoria competenti in materia per dare alle amministrazioni un quadro informativo puntuale sullo stato e la qualità dei fabbricati del proprio patrimonio immobiliare.
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