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L’Istat ha pubblicato i dati sull’inflazione rilevata a gennaio 2024, evidenziando un lieve rimbalzo allo 0,8% dallo 0,6% di dicembre. L’indice FOI cresce a una percentuale del tutto identica a quella dell’indice nazionale dei prezzi al consumo. Questo si tradurrà in un aumento, seppur non eccessivo, per i canoni di locazione degli inquilini che hanno il rinnovo annuale dell’affitto. In media, in Italia, si dovranno pagare 5 euro in più al mese (e 60 euro all’anno). Scopriamo quanto aumentano gli affitti a seconda della città in cui si vive.

L’impatto dell’inflazione sull’adeguamento dei canoni di locazione si traduce in uno degli effetti economici più tangibili per le famiglie che hanno un contratto con l’aggiornamento annuale del canone d’affitto. I rialzi più considerevoli sono quelli che peseranno sui bilanci delle famiglie milanesi, che vedranno aumentare l’affitto mensile di 15 euro in più al mese rispetto allo scorso anno. Per gli inquilini romani, invece, l’incremento mensile sarà di 9 euro in media.

È il quadro che emerge da un’analisi di idealista, portale leader per sviluppo tecnologico in Italia, che ha calcolato quanto inciderà l’aumento dell’inflazione sull’adeguamento dei contratti di locazione di un trilocale in base all’Indice dei prezzi al consumo aggiornato e pubblicato dall’Istat. L'aumento dell'inflazione incide direttamente sui contratti di locazione legati all’indice FOI, ovvero quelli che prevedono la formula di durata 4+4.

Il report si concentra sull’analisi della media dei canoni di locazione richiesti negli annunci di trilocali in affitto pubblicati su idealista. Per lo studio, infatti, è stato scelto questo taglio immobiliare nello specifico perché si tratta di quello più richiesto dalle famiglie, la categoria su cui l’aumento dell’inflazione pesa maggiormente.

In Italia, l’affitto per una casa con tre stanze, secondo quanto rilevato nel mese di gennaio 2023, era di 670 euro al mese. Gli inquilini che hanno l’adeguamento annuale calcolato con l’indice di inflazione FOI di gennaio 2024, quindi, dovranno pagare 5 euro in più al mese in media, ma con distinzioni, anche significative, a seconda dell’area geografica.

La situazione, infatti, cambia sensibilmente a seconda della città presa in esame (il report si è concentrato esclusivamente sui capoluoghi e non sulle province per via di una base dati molto più consistente) e della media dei canoni cittadini.

Gli inquilini che subiranno gli aumenti più marcati dei canoni di locazione sono quelli di Milano (+15 euro al mese e 180 euro in più all’anno). Dato facilmente immaginabile, se si considera che il capoluogo lombardo si distingue anche per essere quello in cui si registra la media degli affitti più cara d’Italia.

Aumentano di 10 euro al mese (120 all’anno) gli affitti per gli inquilini che hanno il rinnovo annuale del canone di locazione residenti a Como, Venezia e Bolzano. Mentre a Bologna, Roma e Firenze l’aumento è leggermente inferiore: 9 euro al mese e 108 all’anno.

Tra i capoluoghi del Sud, si segnalano gli aumenti che di 7 euro al mese che si registrano a Napoli e Cagliari. Più in generale, si registrano aumenti contenuti (non oltre i 3 euro mensili) in diversi capoluoghi italiani: Alessandria, Asti, Chieti, Caltanissetta, Isernia, Terni, Vibo Valentia, Biella.

Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.

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