Si prevede che le nuove unità abitative scenderanno sotto i 5 milioni tra il 2025 e il 2030, ben lontano dai 20 milioni del 2017.
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La demanda de obra nueva en China seguirá por debajo de máximos
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Secondo un'analisi di Goldman Sachs, si prevede che la domanda annuale di nuove abitazioni nelle aree urbane della Cina si dimezzerà all'incirca entro un decennio, scendendo a una media di 4,1 milioni di case all'anno tra il 2025 e il 2030, rispetto ai 9,4 milioni di unità all'anno degli anni 2010.

Si prevede che la domanda di nuove abitazioni nelle città cinesi rimarrà inferiore del 75% rispetto al picco del 2017 nei prossimi anni, a causa del calo demografico e delle aspettative di calo dei prezzi. Le stime indicano che rimarrà leggermente al di sotto dei 5 milioni di unità nei prossimi anni, ben al di sotto del picco di 20 milioni di unità raggiunto nel 2017.

"Il calo demografico e il rallentamento dell'edilizia suggeriscono un calo della domanda di alloggi", osservano gli analisti di Goldman Sachs in un rapporto sul gigante asiatico. "La domanda di investimenti in Cina potrebbe diventare negativa, con i proprietari che vendono appartamenti vuoti".

Le previsioni della banca d'investimento statunitense offuscano ulteriormente le prospettive di un settore immobiliare cinese già stagnante, alle prese con una montagna di debiti dopo anni di eccesso di offerta.

Secondo i dati ufficiali, i prezzi delle nuove case in Cina hanno registrato a maggio il calo maggiore degli ultimi sette mesi, il che suggerisce che gli effetti dell'ondata di stimoli dello scorso settembre si stanno esaurendo. Alti funzionari del governo cinese stanno rinnovando il loro impegno a rilanciare un settore che, al suo apice, rappresentava quasi un quinto della seconda economia mondiale.

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