
Il decreto Salva Casa ha introdotto alcune importanti novità, che permettono di ottimizzare gli immobili più piccoli, sui 40 metri quadrati o poco meno. Oggi è possibile dare risposta ad una domanda che in molti si pongono: come trasformare un monolocale in bilocale? Per farlo devono essere riorganizzati gli spazi, prevedendo una zona giorno e una zona notte che siano separate tra loro. Per ottenere questo risultato possono essere adottate diverse soluzioni, come delle pareti mobili o la realizzazione di un soppalco.
Ma è necessario rispettare la normativa, che ha fissato dei requisiti minimi di aerazione ed illuminazione.
Trasformare un monolocale in bilocale, la nuova normativa
Uno degli interventi di ristrutturazione che vengono richiesti in ambito urbano è la trasformazione di un di monolocale in bilocale, soprattutto laddove ci siano degli edifici già esistenti. Il progetto è perfettamente realizzabile - rispettando la normativa edilizia e igienico-sanitaria attualmente in vigore -, ma è necessario accertarsi della presenza di una serie di parametri oggettivi. I più importanti di questi sono legati:
- alla dimensione minima che avranno gli ambienti realizzati;
- alla loro illuminazione naturale;
- alla loro altezza interna.
Attraverso il Decreto Salva Casa alcune di queste soglie sono state modificate. Di fatto è stata aperta la porta ad alcune nuove possibilità progettuali, che fino a non molto tempo fa non erano ritenute conformi.

L’importanza di avere due finestre
Conditio sine qua non per la trasformazione di un monolocale in un bilocale è la presenza di almeno due finestre apribili: ognuna di esse deve essere posta a servizio esclusivo di uno dei due ambienti unici che si ha intenzione di realizzare: zona giorno - composta da soggiorno e cucina - e la camera da letto.
Ogni locale abitabile deve essere dotato, per legge, di una propria fonte di aerazione e illuminazione naturale. È previsto, inoltre, un rapporto aero-illuminante pari a ⅛ rispetto alla superficie del pavimento.
Decreto Salva Casa, quali novità ha introdotto
Il legislatore, attraverso il decreto Salva Casa 2024, ha introdotto alcune novità. Quella più importante, indubbiamente, riguarda due limiti che sono stati rivisti ed abbassati e di cui è necessario tenere a mente in questo momento:
- 20 metri quadrati per i monolocali che sono destinati all’abitazione di una sola persona;
- 28 metri quadrati per i monolocali destinati a due persone.
In precedenza era previsto che, per rilasciare il certificato di agibilità per i bilocali, fossero almeno 38 metri quadrati per due persone.
Qual’è l’altezza minima prevista
Il Decreto salva Casa ha introdotto una serie di modifiche anche sul fronte delle altezze, andando a ridurre i limiti minimi previsti dal Decreto Ministeriale del 1975, che passano rispettivamente:
- da 2,70 metri a 2,40 metri per i locali principali, come soggiorni e camere;
- da 2,40 metri a 2,20 metri per i bagni, i corridoi, i disimpegni e i ripostigli.
È bene sottolineare che la riduzione delle altezze minime riguarda unicamente le ristrutturazioni, mentre per le nuove abitazioni deve essere rispettato quanto previsto dal DM del 1975, ossia 2,70 metri.

Quali permessi devono essere richiesti
Quando si ha intenzione di trasformare un monolocale in bilocale è indispensabile presentare la SCIA, ossia la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, nel caso in cui i lavori non dovessero comportare delle modifiche strutturali o agli impianti. Quando, invece, i lavori dovessero portare alla realizzazione di nuove pareti o ad effettuare delle modifiche agli impianti, è necessario richiedere il Permesso di Costruire.
Altra operazione molto importante è l’aggiornamento della destinazione d’uso catastale presso l’Agenzia delle Entrate.
Come creare spazio in un monolocale?
In un monolocale di 30 massimo 40 metri quadrati lo spazio manca. Per riuscire a sfruttare nel modo migliore quello che c’è è necessario usare l’ingegno e adottare una serie di accorgimenti tali da farlo apparire più grande. Non sempre è necessario trasformare un monolocale in un bilocale, ma è possibile sfruttare al massimo gli spazi che si hanno a disposizione.
Quando lo spazio che si ha a disposizione è poco, si deve sfruttare ogni metro quadrato nel modo migliore.
Lo spazio deve essere separato in modo strategico
Quando si vuole procedere a ristrutturare monolocale da 40 mq è importante creare degli spazi ben definiti. Possono essere utilizzati degli divisori, i quali, collocati in modo strategico, possono servire a delimitare la zona giorno dalla camera da letto, aiutando ad aumentare la sensazione di separazione e privacy.
Tra le soluzioni che si possono adottare ci sono le librerie o le tende, che in caso di necessità possono essere spostate o regolate per adattarsi a nuove esigenze, anche quando dovessero essere temporanee. È possibile, inoltre, far uso di pareti vetrate scorrevoli, che permettono di far passare la luce naturale.
Nei monolocali più piccoli, inoltre, è possibile ricorrere all’impiego delle porte scorrevoli, che permettono di recuperare dello spazio extra.
Sfruttare la luce naturale e sfrutta gli spazi verticali
Per far apparire più grande un monolocale di 30-35 mq è possibile sfruttare al massimo la luce, utilizzando tende trasparenti, che permettono alla luce di entrare, ma, allo stesso tempo, garantiscono la privacy.
Posizionando strategicamente degli specchi è possibile far rimbalzare la luce e far in modo che l’area appaia più grande.
Ma non solo: nel caso in cui lo spazio orizzontale dovesse essere ridotto, si può guardare in alto ed approfittare delle soluzioni contenitive verticali per sfruttare al massimo la capacità di archiviazione. Possono essere installate delle mensole sospese, dei ganci a muro o degli organizer sospesi, in modo che molti oggetti rimangono sollevati dal pavimento e venga sfruttato ogni centimetro di spazio disponibile.
Come gestire al meglio gli arredi
La posizione ideale per collocare il tavolo è vicino alla finestra, in modo da sfruttare al massimo la luminosità. Le sue dimensioni devono essere contenute e proporzionate allo spazio che si ha a disposizione. La soluzione migliore è un tavolo a consolle da abbinare a delle sedie pieghevoli.
I restanti mobili devono essere compatti e salvaspazio: preferibilmente dovrebbero avere una profondità ridotta, che permette loro di non occupare molto spazio e di svolgere la loro funzione alla perfezione.
È poi necessario mantenere sempre il monolocale ordinato, in modo che l’ambiente sia sempre gradevole. Se lo spazio è sempre ben organizzato, oltre a rendere il monolocale più attraente, l’esperienza quotidiana risulta essere migliore.

Un monolocale da 35 mq con soppalco
Una delle soluzioni più interessanti, indubbiamente, è quella di realizzare un soppalco per ottimizzare lo spazio a disposizione. In questo modo si riesce a creare una zona notte separata da quella giorno.
Grazie al soppalco è possibile sfruttare l’altezza del locale: in questo modo si riesce a creare uno spazio più funzionale e vivibile. Per creare un soppalco, però, è necessario verificare quali siano le normative a livello locale per quanto riguarda le altezze minime, le quali, per poterne creare uno abitabile, è necessario che siano pari a 4,30-40,40 metri, con 2,10 metri sopra e sotto il soppalco.
Le dimensioni del soppalco possono variare a seconda dello spazio che si ha a disposizione e delle esigenze personali: è necessario, comunque vada, considerare il rapporto tra le sue dimensioni e quelle del locale sottostante.
Per realizzarlo possono essere utilizzati il legno ed il ferro, anche se possono essere impiegati degli altri materiali a seconda dello stile che si ha intenzione di adottare.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account