Una delle protagoniste indiscusse dell'anno appena trascorso è stata la tassa sulla proprietà immobiliare. Se prima avevamo solo l'imu, adesso nel goffo tentativo di superarla, ci troviamo con la iuc (unione della vecchia imposta più tasi e tari) e con molti nodi ancora da risolvere
Una delle priorità di questo governo è stato il superamento dell'imposta unica comunale (imu) tanto che una delle prime manovre è stata propria l'abolizione dell'imu sulla prima casa, in un primo momento per l'acconto di giugno e successivamente anche per il saldo di dicembre
La trise
Tra le nove ipotesi per il superamento della tassa, alla fine si è optato per la creazione di una service tax la trise, che racchiudeva in sè una componente per i servizi indivisibili, la tasi, e la vecchia imposta sui rifiuti (tari). Ancora prima di nascere la trise però ha fatto scattere gli allarmi delle associazioni di categoria, come la cgia di mestre, che ne hanno denunciato il peso eccessivo sui contribuenti. Il governo si è messo all'opera per definire una serie di detrazioni per la componente dei servizi indivisibili almeno per quanto riguarda l'abitazione principale. Sulla seconda casa, invece, rimaneva il pagamento dell'imu e della trise
La iuc
Mentre si parlava di sostituire la trise con la tuc, ecco nella bozza della legge di stabilità - insieme alle altre novità sulla casa- ha fatto la sua comparsa la iuc (imposta unica comunale). Una tassa una e trina che comprende l'imu sulle seconde case, la tasi e la tari
Sebbene in una nota il ministero delle finanze abbia fatto sapere che la tasi non comporterà un aggravio per la prima casa, il 2014 si preannuncia come un anno nero per la tassazione sulla proprietà, con molti nodi che riguardano la iuc ancora tutti da risolvere
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