Per chi occupa posti di responsabilità a volte è difficile sapere come essere un buon capo, capace di farsi amare e al contempo rispettare dai propri subordinati. La società di consulenza Wyser ha stilato un decalogo delle caratteristiche che deve avere il capo perfetto.
1. Dà il buon esempio: è un motivatore e trasmette in modo chiaro e senza distonie i valori e la visione d'impresa.
2. Trasperente e comunicatore: lavorare molto sulla comunicazione, compresa la parte sempre più difficile, cioè quella legata ai responsi negativi.
3. Orientato all'obiettivo: trasmette tranquillità e serenità, ma anche orientamento all'obiettivo (stress ed eccessiva emotività sono destabilizzanti per i collaboratori).
4. Imparziale: utilizza lo stesso metro di valutazione per tutto il team.
5. Senso dell'organizzazione: pianifica il proprio lavoro e quello degli altri.
6. Capacità di ascoltare: presta attenzione ai collaboratori nelle sedi e nei modi prestabiliti, senza essere tuttavia un confessore o, peggio ancora, un fratello maggiore.
7. Sa prendere decisioni senza tentennare: incertezza e tentennamenti sono nocivi all'organizzazione e minano l'autorevolezza del capo.
8. Ha senso etico: l'etica è ormai un presupposto richiesto da tutte le organizzazioni più evolute, in quanto fattore intrinseco di successo per gli affari.
9. È empatico: sa riconoscere e anticipare i bisogni dei collaboratori consente di ottenere il meglio da loro.
10. Sa divertirsi e far divertire: sebbene sia una componente alcune volte trascurata, come se fosse incompatibile con un approccio serio e rigoroso, saper introdurre un elemento di divertimento e di passione consente di cementare il team e aumentare l'impegno, il coinvolgimento e senso di appartenenza.
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