I dati dell'Osservatorio PrestitiOnline
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Prestiti per ristrutturazione casa GTRES

Nonostante chiedere un finanziamento costi sempre meno, e nonostante gli svariati bonus per la casa, le richieste e le erogazioni di prestiti per la ristrutturazione dell’abitazione sono in calo. Gli ultimi dati dell’Osservatorio PrestitiOnline

Dall’ultimo Osservatorio Prestiti realizzato da PrestitiOnline, aggiornato allo scorso 30 settembre, si registra un calo per i tassi delle migliori offerte online al 6,01% contro il precedente 6,15 per cento. Rispetto ai primi tre mesi dell’anno, nel secondo trimestre 2019 calano, sebbene leggermente, anche i tassi medi di mercato: il credito finalizzato mostra un interesse medio dell’8,97% contro il precedente 9,24% ed il 9,35% dello stesso periodo dello scorso anno. Lieve incremento, invece, per i tassi medi di mercato dei crediti personali, che alla fine del secondo trimestre si sono attestati al 9,98%, in crescita rispetto sia ai primi tre mesi dell’anno (9,95%) sia allo stesso periodo del 2018 (9,92%). Le offerte online permettono quindi di accedere ad una fascia di offerte di maggiore e spesso sostanziale convenienza.

Prestiti per ristrutturazione casa, quanto chiedono gli italiani
PrestitiOnline

La finalità “ristrutturazione casa” continua a dominare le classifiche sia delle richieste di prestiti sia di quelli erogati. Ma, rispetto agli anni precedenti, la percentuale sul totale dei finanziamenti è in calo, nonostante il prolungamento del Bonus Fiscale previsto dalla Legge di Bilancio 2019. Entrando più nel dettaglio, da inizio anno le richieste di prestiti per ristrutturare casa sono scese al 20,2% contro il 24% circa dello scorso anno, mentre in termini di erogazione, il dato è scivolato al 28,7% contro il 34,6% del 2018.  Crescono invece le richieste di finanziamenti per l’arredamento, dal 12,7% al 13,4% (l’erogato è rimasto stabile al 15%).

Prestiti per ristrutturazione casa, quanto chiedono gli italiani
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Guardando alle migliori offerte, per finanziare le spese di ristrutturazione di casa si può richiedere un prestito di 20mila euro a 12 mesi a un Tan del 6,95% (il Taeg è 11,62%), per una rata mensile di 1.767 euro. La simulazione prende in considerazione un impiegato di 35 anni residente a Milano. Dai 18 mesi in su, invece, il Tan scende al 6,32% ed il Taeg si riduce, quasi dimezzandosi, al 6,51 per cento. Così se per un anno e mezzo si paga una rata di 1.168 euro, a 36 mese se ne pagano 611, mentre a 84 mesi appena 295 euro. I tassi rimangono uguali anche per la finalità “ristrutturazione casa”, ma se si estende la durata a 96 mesi o a 120 mesi allora il tasso d’interesse sale leggermente, fino all’8,48 per cento.

Analizzando gli importi richiesti e la durata, dall’ultimo Osservatorio sui Prestiti emerge il trend degli italiani a indebitarsi meno e con un orizzonte temporale più breve, con l’importo medio richiesto che è sceso a 10.587 euro, contro gli 11.253 euro del primo semestre e i 12.099 euro degli ultimi sei mesi del 2018.

In particolare, i finanziamenti fino a 5mila euro fanno registrare un sensibile incremento, come richieste e come erogato: le richieste nella fascia fino a 2.500 euro sono cresciute dal 6,9% all’8,5%, mentre quelle nella fascia 2.500-5.000 euro sono salite dal 28,5% al 30,7 per cento. 

L’erogato, invece, ha visto le percentuale passare rispettivamente dal 5,8% al 9,1% e dal 25,4% al 26,8 per cento. Le fasce delle altri classi di importo sono tutte in calo, sia come richieste sia come erogato, fatta eccezione per le richieste di prestiti tra 5mila e 10mila euro, rimaste invariate al 29 per cento. 

Guardando alla durata, infine, le famiglie continuano a preferire le scadenze più brevi. Crescono infatti le richieste e gli erogati a 18, 24 e 36 mesi, mentre rimangono poco mosse o sono in leggero calo su tutte le altre scadenze. Unica eccezione, i prestiti erogati a 96 mesi, che passano dal 15,6% al 17,6 per cento.

Ma dove si richiedono più prestiti? Al Nord, che si conferma l’area geografica con il maggior numero di richieste di prestiti, salite al 45,9% contro il 43,4% di fine 2018. Nello stesso spazio di tempo, invece, le richieste al Sud scivolano al 32,7% rispetto al 35,3% dell’anno scorso. Stesso trend anche per quanto riguarda l’erogato, con il Nord che sale al 44,7% (41,7% a fine 2018) e il Sud che scende al 33,3% (35,5% l’anno scorso).

Per quanto riguarda le classi di reddito, le famiglie con un reddito annuo compreso tra i 10mila e i 20mila euro rappresentano il 32,7 per cento del totale prestiti erogati, mentre la fascia di reddito tra i 20mila e i 30mila euro si conferma quella principale con il 51,1%).

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