Arrivare alla fine del mese con un piccolo gruzzoletto messo da parte è una missione quasi impossibile per la maggior parte dei comuni mortali. Eppure, dal Giappone arriva un metodo per risparmiare, si chiama Kakeibo (ma si pronuncia Kakebo) e richiede disciplina e applicazione. Vediamo come funziona.
Innanzitutto, bisogna prendere nota di tutto, quasi come si trattasse di una dieta, dove si calcolano le calorie assunte ogni giorno. Nella fattispecie, il Kakeibo impone di tenere un rigoroso resoconto delle spese familiari (o individuali, nel caso dei single). Va stabilito quanti soldi si guadagnano, quanti se ne vogliono risparmiare e quanti ne vengono spesi.
Questo metodo giapponese è antico e, anche se ormai sono molte le app che svolgono funzioni simili, si basa sull’uso di carta e penna. Il primo documento scritto che parla del Kakeibo è un articolo apparso del 1905 scritto dalla giornalista Motoko Hani su un periodico femminile.
Entrando nello specifico, dopo aver fissato i propri obiettivi di risparmio, le uscite da registrare sul proprio “diario” del risparmio vanno separate in quattro categorie dette anche “pilastri”:
- Sopravvivenza: spese necessarie per vivere (alimenti, medicinali ecc.);
- Cultura: dischi, libri, cinema, teatro, concerti, ecc;
- Opzionale: cose che non servono ma che si sceglie di fare come andare al ristorante, a bere con gli amici, andare a fare shopping, ecc;
- Extra: spese impreviste (regali, riparazioni).
Poi, alla fine del mese, ci si deve fare quattro domande:
- Quanti soldi hai?
- Quanti soldi vorresti mettere da parte?
- Quanto stai spendendo?
- Come puoi migliorarti in questo senso?
Sono stati scritti molti libri dedicati al Kakeibo per chi volesse approfondire l'argomento. Ma, in ogni caso, iniziare a tenere un diario delle proprie spese e fissare gli obiettivi di risparmio è il miglior primo passo che si possa fare per mettere da parte un gruzzoletto per il futuro
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