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Le abitudini degli italiani relative alla scelta di nuovi mutui casa sono profondamente cambiate dopo i rialzi dei tassi registratisi a cavallo tra il 2007 e il 2008. Si è passati infatti da un rapporto 80-20 (tasso variabile-tasso fisso) a un vantaggio dei mutui a tasso fisso, al 50-50 attuale. In sostanza, dopo i tagli del corso del danaro operati dalla bce il variabile è tornano ad allettare i consumatori, ma c`è chi vede nei tassi estremamente bassi una minaccia per le famiglie più che un`opportunità. Il paracadute tremonti, che ha fatto retrocedere le super-rate del 2008 ai tassi del 2006, non vale infatti per i nuovi mutui e un nuovo aumento dei tassi a medio termine potrebbe di nuovo mettere alle corde tantissimi risparmiatori. A fronte di questa situazione, l`informazione delle banche sui rischi per i consumatori non è esauriente e per gualtiero tamburini di assoimmobiliare, "in materia di informazione sui prodotti finanziari con elevato quoziente di rischio, come i mutui, le autorità di vigilanza non hanno fatto tutto quanto si si potrebbe fare per informare adeguatamente il pubblico"

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