Il coronavirus comincia a far diminuire gli affitti in mercati importanti come Manhattan. Secondo il portale immobiliare Streeteasy, i costi sono scesi in media di 2.500 euro. Raggiungendo, come evidenziato da The Objective, livelli mai visti dal 2011.
La crisi sanitaria ha portato a una crisi economica che ha finito per colpire molti settori. Tra questi c'è il settore immobiliare, con il segmento degli uffici in particolare difficoltà. Il residenziale ha resistito allo tsunami, ma non tutti i mercati si sono comportati allo stesso modo. Le compravendite, ad esempio, hanno resistito meglio alla pandemia, soprattutto quelle delle nuove costruzioni, rispetto all'affitto. A diminuire, in particolare, dalla comparsa del Covid-19 gli affitti di abitazioni situate nelle grandi città del mondo.
La pagina di annunci di Streeteasy rileva che i proprietari di case hanno iniziato a lanciare offerte molto aggressive per cercare di affittare le loro case: molti proprietari concedono nei contratti la possibilità di non pagare diversi mesi di affitto nel corso dell'anno. Misure estreme per fronteggiare il calo della domanda.
Di contro, l'offerta è aumentata negli ultimi mesi. Il numero di affitti disponibili a Manhattan è cresciuto e supera i 72.000 appartamenti, ovvero 30.000 case in più rispetto a quelle disponibili l'anno precedente. "Gli inquilini non sono più disposti a pagare di più per vivere a Manhattan, perché non devono più andare in ufficio cinque giorni alla settimana", afferma l'economista Nancy Wu parlando a The Objective.
Analizzando il mercato degli affitti dei cinque distretti di New York, Manhattan è quello che ha registrato il maggior numero di sconti, sebbene anche Brooklyn abbia cali notevoli, con il 30,7% degli affitti scontati, e il Queens, con il 26,6%. Cifre che hanno una spiegazione: l'esodo di un gran numero di persone dalla città. Da marzo, infatti, più di 246.000 cittadini hanno richiesto un cambio di indirizzo al di fuori di New York.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account