Tra le misure della legge di bilancio 2021 approvate dalla Camera e ora al Senato per il voto definitivo, c'è l'introduzione della cig per gli autonomi. Vediamo cos'è, come funziona e quali sono i requisiti per accedervi.
Cos'è e come funziona la cig per gli autonomi
La Cassa integrazione per autonomi (Cig) si chiamerà ISCRO (Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa) e sarà gestita dall'Inps. Sarà attiva in via sperimentale a partire dal 2021 e fino al 2022. Potrà essere richiesta una sola volta nell'arco di un triennio e non potrà essere cumulata con altri sussidi, come il reddito di cittadinanza. La cig per gli autonomi sarà un assegno dall'importo variabile dai 250 agli 800 euro che potrà essere elargito dall'Inps per un massimo di sei mesi.
Per quanto riguarda i requisiti, la cig sarà riconosciuta solo a chi ha subito perdite pari almeno al 50% del fatturato, nell'arco di tre anni precedenti, e con un reddito dichiarato non superiore agli 8.145 euro annuali. Potranno accedervi i contribuenti con Iva aperta almeno da 4 anni che: non sono titolari di trattamento pensionistico diretto e non sono assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie; non sono beneficiari di reddito di cittadinanza; sono in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria.
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