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Partono i cantieri del nuovo progetto di rigenerazione urbana "MilanoSesto"
MilanoSesto

MilanoSesto, il più grande progetto di rigenerazione urbana in Italia e tra i principali a livello europeo, trasformerà un’area di 1,5 milioni di metri quadrati, dove un tempo sorgevano le Acciaierie Falck di Sesto San Giovanni in un nuovo polo urbano efficiente, sostenibile e inclusivo. I lavori partiranno già a gennaio.

Hines, player internazionale attivo nel real estate, insieme a Cale Street - società di investimento immobiliare sostenuta dal Kuwait Investment Office, l’ufficio londinese della Kuwait Investment Authority e primo fondo sovrano al mondo costituito nel 1953 - ha annunciato il perfezionamento dell’investimento nel lotto Unione 0 nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana denominato “MilanoSesto”, attraverso l’avvenuto apporto del lotto al fondo immobiliare di nuova costituzione “Unione 0” gestito da Prelios SGR da parte di Milanosesto S.p.A.

Lo sviluppo del primo lotto

Con un investimento pari a 500 milioni di euro, il fondo immobiliare Unione 0 avvia lo sviluppo del primo lotto privato di circa 250.000 metri quadrati di superficie costruita che si inserisce nel più ampio progetto della partnership tra Hines e Prelios che ha consentito il rilancio della più grande opera di riqualificazione urbana in Italia e tra le principali a livello europeo focalizzata su un’area di 1,5 milioni di metri quadrati a Sesto San Giovanni, dove fino al secolo scorso sorgevano le Acciaierie Falck.

Hines, oltre che investitore per lo sviluppo di Unione 0, tramite Hines Italy è anche advisor strategico e development manager di MilanoSesto, mentre Prelios, oltre che gestore del fondo Unione 0, agisce quale asset e project manager dell’intera iniziativa.

Il progetto

All’interno del masterplan, progettato dallo studio di architettura internazionale Foster + Partners, i sette edifici di Unione 0 sono firmati da quattro eccellenze italiane: Antonio Citterio Patricia Viel (ACPV) per spazi direzionali e hotel; Barreca & La Varra per le residenze in edilizia convenzionata; Park Associati per lo studentato; Scandurra Studio Architettura per le residenze libere.

Gli scavi inizieranno nel mese di gennaio ed entro la fine dall’anno verranno avviate le opere di costruzione. Si stima un giro d’affari generato fino alla fine dei lavori - prevista nel 2025 - di oltre 1 miliardo di euro, con la creazione di oltre 2.100 posti di lavoro.

Obiettivi di sostenibilità e inclusività

“Crediamo fortemente in questo progetto così strategico e sfidante, e fin dal primo giorno la nostra squadra ha lavorato con grande passione e determinazione, con l’obiettivo di realizzare un nuovo polo urbano sostenibile e inclusivo, per riattivare un territorio trascurato da decenni a beneficio di tutte le comunità. La presenza di Intesa Sanpaolo, sin dalle prime fasi del progetto, è stata fondamentale per garantire che questa importante opportunità per tutto il Paese da visione potesse avviarsi concretamente”, ha dichiarato Mario Abbadessa, Senior Managing Director & Country Head di Hines Italy.

Tra i principi cardine dell’intero progetto e della realizzazione del primo lotto privato sarà dunque la visione ESG: in primis, la sostenibilità sociale che verrà declinata in diversi interventi, a partire dall’offerta living. Le residenze di Unione 0 saranno, infatti, caratterizzate da servizi di valore pensati per target differenti per età – tra cui giovani studenti e professionisti, famiglie e anziani –, aspirazioni ed esigenze, fornendo ad esempio spazi dedicati a studio, smart working, baby-sitting, fitness.

Inoltre, anche gli affitti a canoni accessibili contribuiranno ad importanti ricadute sociali: il 30% in più dei residenti nelle aree limitrofe potrà accedere ad un’abitazione a prezzi sostenibili che avrà un costo medio inferiore del 50% rispetto a soluzioni comparabili nel Comune di Milano. Grande attenzione sarà prestata alla valorizzazione degli spazi pubblici e all’osmosi con quelli privati, dando luogo ad una destinazione urbana attrattiva, dinamica, sostenibile, inclusiva e orientata alla comunità.

Analogamente, sarà fondamentale l’attenzione alla sostenibilità ambientale ed all’efficienza energetica, grazie a certificazioni LEED® e WELL, e l’impiego di materiali innovativi in linea con i principi di economia circolare. Il fabbisogno energetico dell’area che comprende Unione 0 e la Città della Salute e della Ricerca sarà ridotto del 30% rispetto ai sistemi tradizionali, evitando, ogni anno, anche mediante l’impiego di fonti rinnovabili e la presenza di aree verdi, l’immissione di 5.500 tonnellate di CO2 nell’atmosfera.

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