Scopriamo insieme come funziona lo sfratto con minorenni e quali tutele e agevolazioni sono previste dalla legge italiana
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sfratto con minorenni
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Clarissa Giordano
Clarissa Giordano (Collaboratore di idealista news)

Lo sfratto è un atto giuridico finalizzato a salvaguardare gli interessi del locatore di fronte ad un inquilino inadempiente ai suoi doveri. Ciò nonostante, quando questa pratica coinvolge famiglie con minori, la questione si fa più delicata e si arricchisce di nuovi aspetti emotivi e sociali che richiedono particolare attenzione e sensibilità. In questo articolo, analizzeremo lo sfratto con minorenni, al fine di indagare i diritti e le tutele previste dalla legge per garantire il benessere psico-fisico dei più piccoli.

Che cosa si intende per sfratto esecutivo?

Lo sfratto esecutivo è una procedura legale utilizzata per recuperare la proprietà di un immobile quando il locatario o l'affittuario non rispetta gli obblighi contrattuali, in particolare il pagamento del canone di locazione. Si tratta di un processo drastico e formale che viene messo in atto nel momento in cui tutte le altre misure conciliative e di negoziazione (es. lettera di diffida con richiesta di pagamento) sono fallite. Sia che si tratti di sfratto per morosità o per finita locazione, il proprietario dell'immobile ha la facoltà di portare il locatario davanti ad un giudice al fine di ottenere l'approvazione dell'atto che autorizza l'allontanamento del conduttore dalla dimora.

A quel punto, se il conduttore presenzia all'udienza, viene avviato un processo ordinario o causa civile, i cui tempi di risoluzione sono più lunghi, soprattutto in presenza di prove da analizzare. Al contrario, se il locatario non compare all'udienza fissata, il giudice convalida lo sfratto e stabilisce un termine per la sua esecuzione.

Una volta ottenuta la convalida del provvedimento, il locatore deve notificare il cosiddetto atto di precetto all’inquilino, ossia un avvertimento attraverso il quale si invita il soggetto a lasciare l'abitazione entro 10 giorni in modo spontaneo, altrimenti ci sarà l’esecuzione forzata con l’intervento da parte delle forze dell’ordine.

Cosa prevede e come funziona lo sfratto con minorenni?

Molte persone si chiedono: “Quando lo sfratto non può essere eseguito? In presenza di minori cosa prevede la legge?”. A questo proposito è bene sapere che solo lo sfratto con minorenni in comodato d’uso gratuito non è possibile; tutte le altre casistiche di sfratto, inclusa quella dello sfratto da case popolari con minorenni, sono invece possibili, a patto che vengano prese tutta una serie di cautele per tutelare gli interessi dei più giovani. Questo vuol dire, quindi, che una famiglia può andare incontro sia allo sfratto per morosità con minorenni sia allo sfratto per finita locazione con minorenni.

In queste situazioni, però, il proprietario dell'immobile deve stare particolarmente attento in quanto ha l'obbligo di proteggere sia la sicurezza fisica che il benessere emotivo dei bambini coinvolti. Inoltre, nei casi più seri, è necessario coinvolgere i servizi sociali o il giudice tutelare per prendere provvedimenti adeguati. Innanzitutto, è importante assicurare ai minori una residenza adeguata alle loro esigenze, il che potrebbe rivelarsi complicato a causa della scarsità di opzioni abitative pubbliche disponibili.

Per riuscire nell’intento è necessario, naturalmente, che gli ufficiali giudiziari e i servizi sociali collaborino tra di loro per individuare un'altra abitazione appropriata, dato che, solo in tal caso, sarà possibile procedere con lo sfratto della famiglia. Inoltre, se durante lo sfratto con i minorenni, i tempi dovessero dilungarsi troppo, i servizi sociali possono intervenire per coprire il canone.

Tuttavia, qualora il locatore rifiutasse tale soluzione, sarebbe opportuno coinvolgere un giudice tutelare, il quale potrebbe decidere di allontanare temporaneamente i figli dai genitori per farli ospitare in una comunità fino a quando non verrà trovata un'altra sistemazione adeguata per l’intero nucleo familiare.
 

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Sfratto esecutivo con minori: tutele e agevolazioni previste

La legge prevede diverse protezioni per garantire la stabilità emotiva e fisica dei minori in situazioni difficili. A questo proposito, sono state introdotte agevolazioni per le famiglie che si trovano in difficoltà finanziarie. In pratica, i genitori inadempienti hanno l'opportunità di effettuare i pagamenti con scadenze dilazionate, ma entro un periodo massimo di 90 giorni dalla rettifica del provvedimento di sfratto.

Inoltre, il procedimento di sfratto esecutivo con minori può essere interrotto qualora la famiglia si trovi in condizioni particolarmente precarie. Questa sanatoria può essere concessa entro un limite massimo di 120 giorni dalla data in cui viene convalidato lo sfratto, 4 volte in un periodo di 4 anni, invece delle 3 volte normalmente previste.

Qual è il ruolo dei servizi sociali nello sfratto con minori?

Come visto prima, nei casi di sfratto con minorenni, i servizi sociali giocano un ruolo cruciale nella salvaguardia dei diritti e degli interessi dei bambini coinvolti. Questi si occupano, infatti, di trovare una dimora adeguata ai minori, in attesa che la procedura di sfratto si concluda e i genitori vengano obbligati non solo al rilascio dell’immobile affittato, ma anche alla ricerca di una nuova abitazione.

Solo a questo punto i bambini potranno ricongiungersi con la famiglia. Inoltre, nel caso in cui sia difficoltoso trovare un alloggio idoneo, i servizi sociali possono farsi carico delle spese del conduttore inadempiente permettendo ai minorenni di continuare a vivere insieme ai genitori.

 

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Cosa succede se non pago l’affitto con minorenni?

Indipendentemente dalla presenza di minori, il recupero dei canoni non pagati procede senza variazioni. Dopo che l'ordine di sfratto è stato convalidato dal Giudice, il proprietario può ottenere un decreto ingiuntivo. Successivamente, il proprietario ha il diritto di avviare la procedura di pignoramento dei beni dell'inquilino inadempiente. La situazione familiare con i minori non influenza, quindi, il processo di recupero crediti, e il proprietario ha il diritto di perseguire legalmente il pagamento dei canoni arretrati secondo le norme stabilite dalla legge.

Come sfrattare una famiglia con bambini?

Per sfrattare una famiglia con bambini, il proprietario dell’immobile è tenuto ad eleggere un avvocato, il cui compenso sarà a suo carico. A quel punto, una volta che il giudice avrà emesso una sentenza a favore del locatore, quest'ultimo potrà recuperare l'importo dell'avvocato dal conduttore moroso, condannato a rimborsare le spese legali. Oltre a questa spesa, il locatore sarà tenuto ad anticipare altri costi processuali, come tasse, notifiche e marche da bollo, che saranno altresì richieste al conduttore moroso in caso di vittoria del proprietario nella causa legale.

Come sfrattare un inquilino moroso con figli?

Per sfrattare un inquilino moroso con figli la procedura è sempre la stessa. Ciò nonostante, la presenza di minori può rendere il processo più lento e complesso, in quanto molte giurisdizioni cercano di garantire la stabilità e il benessere dei bambini.

Quali inquilini non si possono sfrattare?

Secondo la legge, gli inquilini che non possono essere sfrattati sono coloro che non si sono accordati col locatore per registrare correttamente il contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate. E' chiaro, quindi, che la registrazione del contratto di locazione costituisce una condizione essenziale affinché il locatore possa far valere i propri diritti legali in caso di necessità.

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