Dopo l'approvazione definitiva in Senato, il diritto all'oblio oncologico è legge anche in Italia. La premier Giorgia Meloni ha definito "una norma di civiltà" il testo che garantisce ai pazienti oncologici ormai guariti il diritto all'obblio per evitare discriminazioni all'ora di accendere un mutuo, adottare un bambino o partecipare a un concorso pubblico. Ma vediamo cos'è il diritto all'oblio oncologico e cosa significa per tutti coloro che sono stati affetti in passato da patologie oncologiche.
Che cos'è il diritto all'oblio oncologico?
L'oblio oncologico è il diritto perché chi è stato colpito da un tumore e ne è guarito di non dover comunicare il proprio stato di salute pregresso a enti o istituzioni. In Italia infatti la prassi è quella di richiedere informazioni sullo stato di salute dei cittadini che ha portato molte persone ad essere discriminate all'ora di chiedere un mutuo, un prestito o intraprendere un processo di adozione.
L'articolo 1 della legge sul diritto oncologico definisce questo come "il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica, nei casi di cui alla presente legge"
Legge sul diritto all'oblio oncologico
La legge approvata in via definitiva dal Senato prevede che "non è ammessa la richiesta di informazioni relative allo stato di salute della persona fisica contraente concernenti patologie oncologiche da cui la stessa sia stata precedentemente affetta e il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta. Tale periodo è ridotto della metà nel caso in cui la patologia sia insorta prima del compimento del ventunesimo"
Tale divieto non vale solo per le informazioni da richiedere, ma anche per quelle già raccolte e disponibili che non potranno essere utilizzate da banche, assicurazioni e intermediari finanziari
Il divieto si applica alle procedure di accesso
- servizi bancari, finanziari ed assicurativi (tra cui sono compresi prestiti e mutui)
- adozione di minori, non a caso L'articolo 3 apporta alcune modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184 che detta la disciplina per l'adozione e l'affidamento dei minori
- procedure concorsuali
Si prevede che le informazioni non possano essere utilizzate nemmeno da eventuali intermediari o altri operatori
La legge inoltre prevede, con procedure da definire attraverso un tavolo tecnico del Ministero della Salute, che vengano istituite tabelle che consentano di ridurre ulteriormente i tempi di oblio (i 10 anni e 5 anni) in base alla differente patologia oncologica.
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