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L’Italia ha fatto registrare una ripresa record dal periodo della pandemia. A sottolinearlo è un autorevole approfondimento del Financial Times, che dalle sue colonne evidenzia come l’economia italiana sia riuscita a far registrare il maggior aumento di Pil nel periodo che va dal quarto trimestre 2019 allo stesso periodo del 2023: +4,2% (meglio di Francia, Regno Unito e Germania). Il merito del balzo, secondo il media finanziario, sarebbe da ascrivere al superbonus. Scopriamo perché.

L’aumento del Pil post covid

L’analisi del Financial Times parte dalla pubblicazione dell’Istat, che ha rivisto al rialzo i dati arretrati sulla produzione, secondo cui il Pil era al 4,2% rispetto al livello del quarto trimestre del 2019, prima della pandemia. “Si tratta della migliore ripresa tra tutte le principali economie europee – sottolinea il FT – ed è circa il doppio del ritmo registrato in Francia e Regno Unito nello stesso periodo. È anche molto più forte della crescita nulla registrata in Germania”.

Il dato, secondo il media specializzato in economia e finanza, è ancora più rilevante visto che si parla dell’Italia, definita come il Paese dell’economia stagnante a lungo termine. Nell’analisi, tuttavia, viene rimarcato come sia necessario “tenere presente che la performance insolitamente forte è in gran parte spiegata dal superbonus, il generoso sgravio fiscale sui miglioramenti domestici introdotto nel 2020”.

L’effetto superbonus

Per gli analisti del FT “è difficile comprendere l'enormità di questa misura”. Gli investimenti italiani nell’edilizia abitativa, sottolineano, sono aumentati del 30% rispetto al quarto trimestre del 2019, prima della pandemia, il tasso più rapido mai registrato in Italia da quando sono iniziati i dati comparabili nel 2000. Ciò si confronta con una crescita degli investimenti di solo il 4% per la Francia e del 7% per il Regno Unito nello stesso periodo, mentre la Germania ha registrato una contrazione degli investimenti del 5%.

La migliore performance economica dell'Italia rispetto ad altri Paesi concorrenti è "dovuta ai forti incentivi fiscali nel settore edile", ha confermato Nicola Nobile, economista di Oxford Economics. Gli incentivi fiscali “hanno aiutato l’attività edilizia molto più che in altri paesi, ad esempio, la crescita del PIL dello 0,2% su base trimestrale registrata nel quarto trimestre dello scorso anno è stata interamente determinata dall’edilizia”, ha affermato Nobile. Secondo i dati Eurostat, la produzione edilizia nel dicembre 2023 è diminuita del 13% in Spagna, del 7% in Germania ed è rimasta stabile in Francia. In Italia è aumentato del 40% rispetto a 4 anni prima.

Che succederà senza superbonus?

Ma il boom potrebbe invertirsi con la revoca della misura, avvertono gli economisti. Inizialmente gli incentivi coprivano fino al 110% delle spese, ma lo sconto è stato abbassato al 90% nel 2023 e al 70% da gennaio di quest’anno. Ora è anche più difficile da raggiungere rispetto agli anni precedenti e la misura dovrebbe concludersi nel 2025. "Una correzione negli investimenti è imminente", ha affermato Melanie Debono, economista presso la società di consulenza Pantheon Macroeconomics.

Debono ha aggiunto che le richieste per il superbonus sono aumentate più del previsto alla fine del 2023 poiché i costruttori e le famiglie si sono affrettate ad approfittare della misura prima dei cambiamenti di gennaio, e da allora sono in calo. Dati separati pubblicati recentemente hanno mostrato che anche la misura è costata una fortuna.

I dati ufficiali hanno mostrato che il deficit di bilancio nel 2023 è stato pari al 7,2% del PIL, ben al di sopra del 5,3% del governo. Si tratta di più del doppio della media della zona euro, una cifra preoccupante per un paese con un debito equivalente a circa il 140% del Pil e che paga oltre 80 miliardi di euro di interessi ogni anno. “L’impatto di questa misura sul deficit fiscale è stato molto ampio negli ultimi anni, poiché i costi hanno continuato a superare le stime ufficiali”, ha affermato Nobile. Ma probabilmente la parte più deludente è che l’ultima forte performance ha a malapena risollevato il paese dalla sua stagnazione economica a lungo termine.

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