Vanke, uno dei principali sviluppatori immobiliari cinesi al centro della grave crisi di settore, ha detto che taglierà il suo debito di 14 miliardi di dollari, dopo che ha visto i suoi profitti scendere di quasi la metà nel 2023. Lo scrive il Financial Times, dopo che la compagnia ha diffuso ai mercati i suoi dati finanziari ieri.
L'utile netto della società è sceso del 46 per cento a 12,2 miliardi di yuan (1,56 miliardi di uro) l'anno scorso, ha comunicato ieri China Vanke in una nota alla Borsa di Hong Kong. A febbraio, le sue vendite sono diminuite del 53 per cento su base annua, fermandosi a 14 miliardi di yuan (1,79 miliardi di euro).
u Liang, presidente del consiglio di amministrazione di Vanke, ha dichiarato in in una conferenza stampa oggi che il mercato immobiliare è "ipervenduto" a breve termine e che le prospettive del settore sono ancora "ampie", secondo i resoconti dei media locali.
L'impegno di Vanke è quello di tagliare il debito di 100 miliardi di yuan (12,8 miliardi di euro) nei prossimi due anni.
Country Garden non riesce a presentare risultati
Country Garden, uno dei principali sviluppatori immobiliari cinesi in grave difficoltà, ha annunciato con una nota alla Borsa di Hong Kong che di non essere riuscito a pubblicare entro la scadenza di ieri i suoi risultati annuali per il 2023. Questo comporterà la sospensione delle azioni del gruppo alla riapertura della borsa dopo le vacanze pasquali, martedì prossimo.
La Borsa di Hong Kong prevede nelle regole di quotazione che le società siano tenute a pubblicare i risultati annuali entro tre mesi dalla fine dell'anno finanziario. Poiché il 31 marzo è domenica, la scadenza era ieri.
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