Un segno d’amore nel cuore del quartiere San Giuseppe per il cantautore che ha reso eterna la musica e l’anima della città.
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Pino Daniele duante un concerto
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La città di Napoli non ha mai dimenticato i suoi figli più illustri e, soprattutto, chi ha portato nel mondo la sua essenza. Per questo motivo non sorprende certo la decisione di intitolare una via a Pino Daniele. Il musicista e cantautore, infatti, ha rappresentato l'anima della città partenopea fino al suo ultimo giorno di vita. Questo gesto, dunque, rappresenta non solo un tributo al talento musicale dell'artista, ma anche un riconoscimento del suo profondo legame con il luogo che ha ispirato gran parte della sua opera. Ecco, dunque, tutto quello che bisogna sapere su via Pino Daniele a Napoli.

Dov'è la strada intitolata a Pino Daniele a Napoli?

Chiunque desideri rendere omaggio all'arte di Pino Daniele e alla sua profonda connessione con la città, non può evitare di fermarsi nel quartiere di San Giuseppe, nel centro storico di Napoli. Qui, infatti, è stata collocata la via a nome dell'artista. Precedentemente conosciuta come Vicoletto Donnalbina, questa strada è situata a pochi passi da piazza Santa Maria la Nova, una zona intrisa di storia e cultura. 

San Giuseppe, infatti, è un quartiere relativamente piccolo, ma estremamente significativo per la storia di Napoli. Le sue origini risalgono all’epoca medievale, quando Napoli inizia a espandersi oltre le mura greco-romane. Nei secoli successivi, poi, diventa un importante snodo commerciale e culturale, ospitando mercanti, artigiani e artisti. Un’impronta ben precisa che resiste ancora oggi. Camminando tra le sue strade, infatti, si respira un’atmosfera autentica, con botteghe storiche, antichi palazzi e una vita vivace.

Ed è proprio nel cuore di San Giuseppe che si trova Piazza Santa Maria la Nova, un luogo che conserva il fascino della Napoli antica. Questa prende il nome dall’omonima chiesa, uno degli edifici religiosi più importanti della città, fondata nel XIII secolo per volere di Carlo I d’Angiò. L’edificio originale ha, ovviamente, subito varie trasformazioni nei secoli, fino a diventare un esempio straordinario di architettura rinascimentale e barocca.

Come se non bastasse, poi, ad aumentare il fascino della chiesa si aggiunge anche il chiostro del convento, un luogo ricco di mistero che, secondo alcuni studiosi, potrebbe contenere la tomba di Vlad III di Valacchia, noto come Dracula. Un’atmosfera particolare, dunque, che Pino Daniele ha respirato fin dai primi anni della sia vita e che non ha mai dimenticato, facendola risuonare nelle sue opere.

pino daniele in concerto
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Il legame di Pino Daniele con il quartiere San Giuseppe

La scelta di intitolare una via a Pino Daniele proprio nel quartiere di San Giuseppe non è casuale. In questa zona, infatti, l’artista ha trascorso parte della sua infanzia, vivendo con le amate zie, nella casa natale che si trovava al numero 32 di via Santa Maria la Nova, proprio all'angolo con l'attuale via a lui dedicata. 

La sua infanzia nel quartiere San Giuseppe lo forma profondamente, mettendolo a contatto con una realtà fatta di contrasti: da un lato la bellezza dei palazzi storici e delle tradizioni secolari, dall’altro le difficoltà del popolo napoletano.

Ed è proprio questa duplice anima della città che influenza anche il suo percorso musicale. Da bambino, infatti, inizia a sviluppare il suo stile ascoltando la musica popolare ma anche lasciandosi ispirare dai suoni del blues e del jazz, generi destinati a caratterizzare la sua carriera e che risuonavano nelle strade del quartiere. 

Qui, inoltre, inizia ad esibirsi da giovane, frequentando locali come il Bar Battelli, situato all'angolo con via Santa Maria la Nova. Questi luoghi influenzano profondamente la sua creatività, che spesso racconta storie di vita quotidiana nei vicoli, riflettendo l'anima e le tradizioni della città.

La Napoli che descrive nelle sue liriche, infatti, non è quella delle cartoline. Le sue canzoni, piuttosto, riflettono una città vera, vissuta, fatta di gioie e dolori, di sogni e disillusioni. Canzoni come Napule è, Je so’ pazzo e Terra mia sono intrise di questo spirito, raccontano una città che soffre ma che non si arrende, una città contraddittoria ma profondamente umana. Nel suo sound, inoltre, si sente chiara l’influenza del dialetto, delle melodie malinconiche e del ritmo della città che non dorme mai.

L'inaugurazione della via Pino Daniele

Il quartiere di San Giuseppe, dunque, ha deciso di omaggiare Pino Daniele con una strada intitolata a lui il 29 settembre 2015, pochi mesi dopo la sua scomparsa avvenuta il 4 gennaio dello stesso anno. La cerimonia ha visto la partecipazione del sindaco Luigi de Magistris, dei familiari dell'artista, tra cui l'ex moglie Fabiola Sciabbarrasi, i figli Sofia e Francesco, e i fratelli Nello, Carmine e Salvatore. Presenti anche storici amici e colleghi del cantautore, come James Senese, Tullio De Piscopo e Tony Esposito. 

L'inaugurazione, dunque, ha rappresentato un momento di profonda commozione per la città, che ha voluto così onorare uno dei suoi più grandi rappresentanti musicali ed un figlio di quella Napoli popolare e verace scomparso troppo presto.

napoli
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Un'eccezione alla normativa italiana

L’incredibile amore che la città nutre e ha sempre nutrito per Pino Daniele è rappresentato anche dalla velocità con cui è avvenuta l’intitolazione. Stando alla normativa italiana, infatti, per dedicare una strada a una persona deceduta devono trascorrere almeno dieci anni dalla sua morte. 

Tuttavia, nel caso di Pino Daniele, il Comune di Napoli ha richiesto e ottenuto una deroga speciale dalla Prefettura, permettendo l'intitolazione della strada pochi mesi dopo la sua scomparsa. Questa eccezione è stata concessa in virtù dell'immenso impatto culturale e artistico che il musicista ha avuto sulla città e sulla cultura italiana in generale.

Le strade a Napoli dedicate anche ad altri artisti famosi

Napoli, come anticipato, è una città caratterizzata da un grande cuore e, quindi, abituata ad onorare i suoi artisti dedicando loro strade e piazze. Oltre a Pino Daniele, dunque, altre illustri figure della musica napoletana hanno ricevuto questo riconoscimento come:

  • Renato Carosone: pianista, cantante e compositore, Carosone è stato uno dei protagonisti della musica leggera italiana del dopoguerra. A lui è stata intitolata una strada nel quartiere di Fuorigrotta.
  • Sergio Bruni: conosciuto come "la voce di Napoli", Bruni è stato un cantautore e chitarrista che ha rappresentato la canzone napoletana nel mondo. Anche a lui è stata dedicata una strada a Fuorigrotta.
  • Roberto Murolo: cantante e chitarrista, Murolo è stato un interprete raffinato della canzone napoletana classica. Una strada nel quartiere di Fuorigrotta porta il suo nome.
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