Piano storico per l'edilizia nel Regno Unito: quasi 60 miliardi di euro in 10 anni

La Ministra delle Finanze del Regno Unito, Rachel Reeves, ha annunciato uno storico piano per l'edilizia abitativa durante la sua revisione annuale della spesa per il 2025. Il governo britannico stanzierà un totale di 49 miliardi di sterline (poco più di 57 miliardi di euro al tasso di cambio attuale) nei prossimi 10 anni per costruire e finanziare alloggi sociali e a prezzi accessibili.

In primo luogo, il governo laburista guidato da Keir Starmer investirà 39 miliardi di sterline (46 miliardi di euro) nel prossimo decennio, equivalenti a circa 3,9 miliardi di sterline (4,6 miliardi di euro) all'anno, per promuovere l'edilizia abitativa a prezzi accessibili, a partire dal 2026.

Nel frattempo, Reeves ha annunciato una modifica alle regole sui prestiti che consentirà a Homes England, l'agenzia governativa per l'edilizia abitativa, di raccogliere 10 miliardi di sterline (11,7 miliardi di euro) per finanziare progetti volti a costruire e ristrutturare alloggi sociali e a prezzi accessibili.

Il ministro ha descritto questo piano come "il più ambizioso degli ultimi decenni" e ha assicurato che "genererà un impulso" nella fornitura di alloggi a prezzi accessibili nei prossimi anni.

Altre misure economiche

• 34 miliardi per la sanità. Il ministro ha annunciato un aumento del 3% del bilancio del Servizio Sanitario Nazionale (NHS), che si tradurrà in 29 miliardi di sterline (34 miliardi di euro) di spesa sanitaria aggiuntiva ogni anno.
• 2,6% del PIL destinato alla difesa. Di fronte alle minacce internazionali e alle richieste della NATO e dell'amministrazione Trump, il governo britannico ha annunciato un aumento della spesa per la difesa, dal 2,3% al 2,6% del PIL entro il 2027.
• 2,8 miliardi per l'istruzione. Sono stati inoltre approvati 2,4 miliardi di sterline (2,8 miliardi di euro) per la ristrutturazione e la ricostruzione delle infrastrutture scolastiche.
• 735 milioni di euro per la formazione. Nei prossimi cinque anni saranno stanziati 625 milioni di sterline (735 milioni di euro) per formare 600 lavoratori specializzati nel settore edile.
• 16,7 miliardi di investimenti nel nucleare. Un annuncio già noto, ma riconfermato dal ministro e dal primo ministro, è la costruzione di una nuova centrale nucleare per 14,2 miliardi di sterline (16,7 miliardi di euro).

Dotazione finanziaria

In totale, per attuare tutte queste misure, il governo britannico avrà bisogno di oltre 100 miliardi di sterline (quasi 120 miliardi di euro) di investimenti pubblici. Pertanto, ha già annunciato tagli di bilancio al Ministero dell'Interno e al Ministero degli Esteri, rispettivamente del -1,7% e del -6,9%, nei prossimi cinque anni. Ha inoltre attuato tagli al Ministero dell'Ambiente (-2,7%) e al Ministero dei Trasporti (-5%).

Nel suo discorso, il ministro ha escluso l'aumento delle tasse nei prossimi anni per soddisfare questa richiesta. Tuttavia, gli esperti intervistati dal Financial Times non sono d'accordo.

Alison Ring, direttrice del settore pubblico e della tassazione presso l'Institute of Chartered Accountants in England and Wales, ha dichiarato ai media britannici che gli aumenti delle tasse sono praticamente "inevitabili". 

Ruth Gregory, vice capo economista di Capital Economics per il Regno Unito, la pensa in modo simile, affermando che "saranno necessari fondi extra per compensare questo aumento della spesa".

Da parte sua, il direttore dell'Institute for Fiscal Studies (IFS), Paul Johnson, ha affermato che "qualsiasi mossa sbagliata da parte del governo porterà ad aumenti delle tasse".

La National Housing Federation, i cui membri forniscono alloggi a 6 milioni di persone, ha descritto il pacchetto di case a prezzi accessibili da 39 miliardi di sterline come "trasformativo".

"Si tratta del programma di edilizia popolare più ambizioso degli ultimi decenni e, abbinato alla sicurezza degli affitti a lungo termine, darà impulso generazionale alla costruzione di nuove case popolari", ha affermato.