Da cattedrale bizantina a moschea e museo: il simbolo di Istanbul che racconta secoli di storia.
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La Basilica di Santa Sofia a Istanbul, in Turchia, rappresenta un autentico crocevia tra Oriente e Occidente, un monumento che ha attraversato secoli di storia e cambiamenti religiosi, politici e culturali. Situata nel cuore della città, la chiesa di Santa Sofia di Istanbul è stata testimone di imperi, rivoluzioni e trasformazioni che l’hanno resa uno dei siti più visitati e affascinanti del mondo. Si tratta di un un simbolo di dialogo tra culture, che incanta chiunque varchi le sue porte, con la sua maestosità e i suoi grandi mosaici dorati.

La storia della Basilica di Santa Sofia a Istanbul

Situata nel cuore della vecchia Costantinopoli, oggi Istanbul, la Basilica di Santa Sofia ha attraversato fasi storiche cruciali, diventando un simbolo di potere, fede e innovazione architettonica. La nascita della Basilica di Santa Sofia risale al 537 d.C., quando l’imperatore bizantino Giustiniano I decise di erigere una chiesa che superasse in magnificenza tutte le altre del suo tempo.

Per realizzare questa ambiziosa visione, si affidò a due dei più grandi architetti dell’epoca: Isidoro di Mileto e Antemio di Tralle. Il risultato fu una struttura rivoluzionaria per il periodo, con pianta centrale, caratterizzata da una cupola imponente che sembra sospesa nel vuoto, sostenuta da soluzioni ingegneristiche avanzatissime per l’epoca.

Per quasi mille anni, la Santa Sofia (Ayasofya), che si trova precisamente sulla splendida collina di Sultanahmet, è stata il più grande edificio religioso del mondo cristiano, simbolo indiscusso dell’Impero Bizantino e punto di riferimento spirituale per milioni di fedeli.

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Ayasofya dall'alto Pexels

Le principali trasformazioni storiche e religiose

Nel corso dei secoli, la Chiesa di Santa Sofia ha subito numerose trasformazioni che ne hanno modificato profondamente l’aspetto e la funzione. Ognuna di queste fasi riflette i cambiamenti politici e religiosi che hanno attraversato Istanbul e l’intero Mediterraneo.

  • Cattedrale cristiana dal 537 al 1204: per secoli fu il centro della cristianità ortodossa e il luogo delle incoronazioni imperiali bizantine.
  • Cattedrale cattolica durante l’occupazione latina (1204-1261): in seguito alla Quarta Crociata, la chiesa fu consacrata al rito cattolico sotto il dominio dei crociati.
  • Moschea ottomana dal 1453: con la conquista ottomana di Costantinopoli da parte di Maometto II, la basilica venne trasformata in moschea. Furono aggiunti minareti, mihrab e altri elementi islamici che ancora oggi caratterizzano la struttura.
  • Museo dal 1935: dopo la fondazione della Repubblica Turca, Mustafa Kemal Atatürk, padre della Turchia, decise di trasformare Santa Sofia in museo, rendendola accessibile a visitatori di ogni fede e provenienza.
  • Nuovamente moschea dal 2020: oggi Santa Sofia di Istanbul è tornata ad avere una funzione religiosa islamica all’interno, pur mantenendo l’accesso aperto a turisti e fedeli di tutto il mondo.
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L'interno della Basilica Pexels

L'interno, l'architettura e i mosaici di Santa Sofia

Ogni elemento architettonico e decorativo di questo incredibile edificio è stato pensato per stupire, trasmettere potere e spiritualità, ma anche per raccontare la storia complessa di questa straordinaria basilica. 

  • Uno degli aspetti più impressionanti di Santa Sofia è la sua cupola centrale, che raggiunge i 55,6 metri di altezza e si estende per oltre 31 metri di diametro. Questa cupola, sostenuta da massicci pennacchi triangolari, sembra quasi sospesa nel vuoto grazie alle 40 finestre ad arco che la circondano: la luce naturale filtra dall’alto, creando un’atmosfera mistica e un effetto visivo di leggerezza e solennità.
  • Le colonne che sorreggono la navata principale provengono da diversi siti dell’antico impero romano, tra cui Efeso e Baalbek, a testimonianza della volontà degli architetti di utilizzare i materiali più pregiati disponibili all’epoca.
  • Mosaici dorati, tra gli elementi più celebri: realizzati con tessere d’oro e vetro colorato, raffigurano scene sacre, figure di Cristo Pantocratore, della Vergine Maria e degli imperatori bizantini che hanno segnato la storia dell’edificio.
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Uno dei mosaici di Santa Sofia Pexels
  • Oltre alla struttura originaria, durante il periodo ottomano furono aggiunti elementi distintivi come i quattro minareti che svettano agli angoli dell’edificio, mausolei di sultani e spettacolari ornamenti arabi monumentali sospese sulle pareti interne.
  • Motivi geometrici e calligrafie islamiche: durante il periodo ottomano, le superfici furono arricchite da motivi geometrici raffinati e da grandi tondi calligrafici con versetti coranici, a sottolineare il nuovo ruolo religioso dell’edificio.
  • Restauri continui: nel corso dei secoli, numerosi restauri hanno permesso di preservare sia i mosaici originari sia le aggiunte ottomane, rendendo oggi possibile ammirare una straordinaria stratificazione artistica unica al mondo.
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Tondi arabi Pexels

Come visitare Santa Sofia: orari, biglietti e regole

L’accesso ad alla Basilica, oggi moschea, è possibile attraverso l'acquisto di un biglietto del costo di 25 € per i turisti stranieri. L'ingresso è invece gratuito per i fedeli musulmani, che accedono tramite un cancello separato. Inoltre, è fondamentale rispettare alcune regole di abbigliamento: come vestirsi per entrare a Santa Sofia Istanbul

  • Sia uomini che donne devono avere spalle e gambe coperte; le donne sono tenute a indossare un velo per entrare nelle aree di preghiera. Prima di accedere a queste zone, dovrai toglierti le scarpe, come da tradizione musulmana. All’ingresso sono spesso disponibili veli e copriscarpe usa e getta, ma è consigliabile portare con sé tutto il necessario per evitare attese.
  • L'edificio è aperto tutti i giorni, generalmente dalle prime ore del mattino fino al tramonto. Tuttavia, durante le cinque preghiere islamiche quotidiane, alcune aree interne vengono temporaneamente chiuse ai turisti per consentire la preghiera dei fedeli. È quindi utile informarsi sugli orari delle preghiere (che variano in base alla stagione) e pianificare la visita in base a questi momenti.
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Sultanhamet Pexels

Cosa vedere nei dintorni di Sultanhamet

Una visita ad Ayasofya offre l’occasione perfetta per esplorare il quartiere Sultanahmet, ricco di attrazioni storiche tutte raggiungibili a piedi. Organizzando bene il percorso potrai scoprire alcuni dei luoghi più suggestivi della città senza perdere tempo negli spostamenti.

  • Moschea Blu: situata proprio di fronte a Santa Sofia, è famosa per le sue cupole azzurre, i sei minareti e le spettacolari piastrelle blu che decorano l’interno. Un capolavoro assoluto dell’architettura islamica da non perdere.
  • Ippodromo di Costantinopoli: antico centro della vita sociale e politica bizantina, oggi ospita monumenti storici come l’Obelisco di Teodosio e la Colonna Serpentina.
  • Palazzo Topkapi: residenza dei sultani ottomani per oltre quattro secoli, offre una panoramica unica sulla storia imperiale turca con i suoi tesori, harem (da non perdere) e giardini.
  • Basilica Cisterna: un’affascinante struttura sotterranea caratterizzata da colonne illuminate e un’atmosfera misteriosa, ideale per una pausa rinfrescante nelle giornate calde.
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La Moschea Blu Pexels
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