Dal 1° gennaio prossimo tornerà a essere operativo il bonus TARI 2026, lo sconto pari al 25% della tassa sui rifiuti o sulla tariffa corrispettiva dovuta dal cittadino, il cui riconoscimento avverrà automaticamente a tutte le famiglie con ISEE inferiore a 9.530 euro o sotto i 20.000 euro per i nuclei numerosi. La misura completa il quadro dei bonus sociali previsti per le famiglie in difficoltà economica, dando attuazione al decreto legge 124 del 2019, convertito nella legge numero 157 del 2019, ma mai resa operativa.
Il recente decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e la delibera dell’ARERA n. 355/2025/R/rif rendono finalmente effettivo il bonus rifiuti 2026 e come fare per richiederlo.
Come richiedere il bonus TARI 2026?
A differenza di altre agevolazioni, non occorrerà presentare alcuna richiesta per fruire del bonus rifiuti 2026. Lo sconto, infatti, verrà riconosciuto automaticamente ai cittadini che rientrino nei requisiti, grazie allo scambio dei dati tra INPS, ARERA, Acquirente Unico, ANCI-SGATE e CSEA. Nella delibera 355/2025)R/rif si legge, infatti, che i cittadini dovranno solo presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) sul portale dell’Inps al fine di ottenere la nuova attestazione ISEE che stabilisca se si ha diritto al bonus TARI.
Inoltre, sul bonus rifiuti 2026 l’ARERA chiarisce che le famiglie con soglia ISEE al di sotto di 9.530 o 20.000 euro (per le famiglie numerose), otterranno lo sconto sulla tassa sui rifiuti sostenuta nell’anno precedente.
Infatti, dal momento che la tassa dovuta viene determinata annualmente entro i primi mesi dell’anno, mentre l’ISEE può essere richiesto durante tutto l’anno, le informazioni utili per l’applicazione dello sconto del 25% saranno disponibili solo a partire dall’anno susseguente a quello di presentazione dell’ISEE.
Per questa ragione, il prossimo anno si applicherà lo sconto alle famiglie che hanno ottenuto un’attestazione ISEE al di sotto delle soglie sopra descritte nell’anno 2025.
Quanto deve essere l'ISEE per non pagare la TARI nel 2026
L’applicazione dell’agevolazione segue le stesse regole degli altri bonus sociali che si possono ottenere per le difficoltà di tipo economico. Come per i bonus luce, gas e acqua, nel 2025 attivi e integrati dal contributo straordinario previsto dal governo di 200 euro, anche per il bonus TARI 2026 si terrà conto dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) come parametro reddituale per assegnare o meno lo sconto. Pertanto, le due soglie per ottenere il bonus rifiuti sono le seguenti:
- ISEE inferiore a 9.530 euro;
- ISEE inferiore a 20.000 euro se si tratta di famiglie numerose, ovvero con almeno quattro figli a carico.
Secondo le prime stime effettuate da enti e autorità coinvolti nelle procedure di assegnazione del bonus, dovrebbe ammontare a circa quattro milioni il numero delle famiglie che beneficerà della misura.
Come ottenere l’esonero della TARI
È importante rilevare che il bonus sociale TARI 2026 andrà a integrarsi ad alcune misure attualmente in vigore, di carattere comunale, che consentono ai cittadini residenti a basso reddito di vedersi azzerare del tutto l’importo della tassa sui rifiuti. Ma qual è la situazione nelle principali città?
Come presumibilmente verrà confermato anche per il prossimo anno, per esempio il Comune di Roma Capitale applica l’esonero totale dal pagamento della tassa per i nuclei familiari in possesso di un importo ISEE non eccedente la soglia di 6.500 euro.
Anche il Comune di Milano applica l’esonero totale dal versamento della TARI ai nuclei familiari che versino in condizioni di disagio economico, ovvero alle famiglie nullatenenti o, per avere un criterio numerico, con redditi al di sotto della pensione sociale (538,69 euro al mese nel 2025) o della pensione minima (603,40 euro).
Altri Comuni hanno optato per l’applicazione di uno sconto fisso sull’importo dovuto sulla TARI 2025. È il caso di Napoli che riserva uno sconto di 32 euro alle famiglie in regola coi pagamenti.
A Genova, invece, tale contributo varia da 100 a 150 euro.
In linea generale, è possibile verificare sul portale istituzionale del Comune di residenza l’esistenza dell’esonero totale o di sconti, nonché le modalità di presentazione della relativa domanda, per ottenere un aiuto nel versamento della TARI.
I requisiti per accedere ai bonus per le famiglie nel 2026
Tornando al nuovo bonus rifiuti che entrerà in vigore nel prossimo anno, è utile rilevare che le famiglie disporranno di uno strumento che si aggiunge a quelli già esistenti relativi non solo alle bollette energetiche e agli altri bonus sociali del 2025 già confermati per il 2026, ma anche a sostegno della spesa per i servizi essenziali delle fasce più bisognose della popolazione.
A tal proposito si ricorda che, per ciascun bonus, occorre verificare il tipo di agevolazione e se si possa presentare richiesta in base ai criteri riportati nel relativo bando o decreto, consistenti soprattutto nella numerosità del nucleo familiare e nel non superare una determinata soglia di ISEE.
Quali bonus famiglie rimarranno nel 2026
Per il 2026, a favore delle famiglie, dovrebbe essere confermato il bonus asili nido che prevede un contributo di 3.600 euro per pagare la retta di iscrizione. Per questa agevolazione non vi sono limiti di ISEE, ma solo la riduzione dell’importo a 1.500 euro se l'indicatore reddituale supera i 40.000 euro all’anno.
L’ISEE più basso e la numerosità del nucleo familiare (almeno tre figli) sono richiesti per la Carta dedicata a te che, nel 2025, consentirà l’accredito di 500 euro sulle prepagate dei beneficiari tra fine settembre e ottobre. Giunto alla terza edizione, si prevede la conferma del bonus spesa anche per il 2026.
Altri aiuti che le famiglie ritroveranno anche nel 2026 e che si baseranno sui medesimi requisiti sono l’Assegno unico per i figli (ormai reso strutturale), l’Assegno di Inclusione, il bonus mamme lavoratrici a tempo indeterminato con almeno tre figli (che ha validità fino al 31 dicembre 2026), la Carta cultura, Carta del merito e, probabilmente, la Carta per i nuovi nati.
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