Lavori di ristrutturazione in condominio, chi paga i danni

Nel caso in cui vengano effettuati dei lavori di ristrutturazione in un appartamento di un condominio e vengano provocati dei danni al vicino, a chi spetta il risarcimento? Sulla questione si è di recente espresso il Tribunale di Roma, che con la sentenza 9702/2025 si è pronunciato in merito al caso riguardante un proprietario di un immobile che aveva chiesto un risarcimento per i danni causati da alcuni interventi di ristrutturazione eseguiti per rifare la facciata condominiale e per ristrutturare l’abitazione situata al piano superiore. 

Chi paga i danni causati dalla ristrutturazione del vicino?

Con la sentenza 9702/2025, il Tribunale di Roma ha sottolineato che per poter ottenere il risarcimento dei danni provocati dai lavori di ristrutturazione è necessario provare il rapporto di collegamento causale tra i lavori del committente e i danni subiti dal vicino. 

Nel caso specifico, i giudici hanno riconosciuto la responsabilità del proprietario dell’appartamento al piano superiore, ma non del condominio e dell’impresa che si è occupata del rifacimento della facciata. Questo perché nel primo caso è possibile riscontrare un nesso causale diretto tra gli interventi effettuati e i danni subiti, nel secondo invece non è possibile dimostrare una correlazione. 

Nell’esprimersi, il Tribunale di Roma ha fatto riferimento all’articolo 2043 del Codice Civile, “Risarcimento per fatto illecito”, che recita: “Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”. 

E ha precisato che “il proprietario che esegue lavori di ristrutturazione nel proprio immobile risponde dei danni cagionati ad altre unità abitative, a condizione che sia provato il nesso causale tra i lavori e i danni lamentati”. Nel caso in cui, dunque, venga dimostrata la correlazione tra i danni subiti e i lavori di ristrutturazione, “il responsabile deve pagare un risarcimento, che deve coprire le spese necessarie per eliminare gli inconvenienti, oltre a rivalutazione e interessi”.