Esistono dei luoghi oltre il Circolo Polare Artico in cui, d’inverno, si verifica la notte polare: per giorni o settimane il Sole non sorge sopra l’orizzonte. Non significa buio assoluto 24 ore su 24 per mesi interi: spesso persiste un crepuscolo blu nelle ore centrali. Per questa ragione, e per il clima estremo durante tutto l’anno, vengono spesso chiamate “città dove è sempre notte”. Ecco quali sono.
Kiruna, Svezia
Kiruna è la città più a nord della Svezia, nel cuore della Lapponia. È famosa per la grande miniera di ferro, per i paesaggi boreali e per la vicinanza ad Abisko, il luogo prediletto da molti per osservare l’aurora.
Qui la notte polare dura indicativamente dalla metà di dicembre a fine dicembre (circa 2–3 settimane). Nelle ore centrali è possibile solo vedere un crepuscolo blu. Qui è da non perdere l’Abisko National Park e l’Icehotel a Jukkasjärvi.
Tromsø, Norvegia
Tromsø viene spesso chiamata “la Parigi del Nord” dato che offre vita urbana, università, musei e natura. È una delle città dove è “sempre” notte più popolate da visitare. Inoltre, l’ambiente costiero, mitigato dalla Corrente del Golfo, rende le temperature spesso più gestibili.
Indicativamente, qui è sempre notte da fine novembre a metà gennaio. Tra le cose da vedere a Tromsø c’è la funivia Fjellheisen, la Cattedrale Artica e le numerose opportunità per gite con ciaspole o sci nordico.
Longyearbyen, Isole Svalbard
Longyearbyen è il capoluogo delle Svalbard: qui la notte polare è lunga, profonda e surreale, con un cielo stellato spesso nitido e con un azzurro scuro che rimane per settimane. La cittadina è piccola ma ben organizzata, pensata per facilitare la vita in condizioni esterne.
La notte polare qui dura da fine ottobre a metà febbraio, con il periodo di buio più intenso tra novembre e gennaio. L’aurora è visibile anche nel primo pomeriggio, grazie alla totale assenza di Sole. Da vedere qui è lo Svalbard Museum.
Murmansk, Russia
Murmansk è la più grande città al mondo oltre il Circolo Polare. È un porto strategico sul Mare di Barents e un raro esempio di metropoli artica. Anche se la notte polare è netta qui troverai trasporti, musei e locali. Indicativamente la notte polare va da inizio dicembre a metà gennaio.
Tra le cose da vedere nella città russa c’è il Rompighiaccio nucleare Lenin, oggi trasformato in museo e il monumento di Alyosha con vista sulla baia. Inoltre, non mancano musei regionali su geologia, fauna e culture artiche.
Utqiagvik, Stati Uniti
Utqiagvik, fino al 2016 conosciuta come Barrow, si trova in Alaska ed è una delle località abitate più a nord degli Stati Uniti. Qui l’inverno artico è molto accentuato: il mare è spesso ghiacciato, c’è vento e temperature estreme.
È una delle città dove è sempre notte per oltre due mesi consecutivi, all’incirca da metà novembre a fine gennaio. Da non perdere l’Iñupiat Heritage Center per conoscere storia e tradizioni locali. Nelle notti limpide, invece, è possibile vedere l’aurora in alcuni mesi dell’anno.
Come si affronta la notte polare?
Affrontare la notte polare, anche in quanto turista, significa adattarsi a un ritmo diverso, fatto di luci artificiali calde, cieli stellati e il crepuscolo blu. L’abbigliamento necessario è composto da basi termiche traspiranti, strati isolanti e capi antipioggia o antivento. Inoltre, bisogna ricalibrare gli orari per dormire e per i pasti, ma anche passare poco tempo all’esterno se il clima è particolarmente gelido.
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