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condhotel
Cosa sono i condhotel flickr_commons

Che cos’è un condhotel e quali regole occorre seguire per aprirne uno? Ecco cosa dice la legge.

Il Decreto del Presidente del Consiglio 22.1.2018 n. 13, ovvero il decreto attuativo del decreto legge 12.9.2014 n.133, definisce il condhotel come “un esercizio alberghiero aperto al pubblico a gestione unitaria, composto da una o più unità immobiliari ubicate nello stesso Comune o da parti di esse, che forniscono alloggio, servizi accessori ed eventualmente vitto, in camere destinate alla ricettività e, in forma integrata e complementare, in unità abitative a destinazione residenziale, dotate di servizio autonomo di cucina”. In questo stabile la cui superficie complessiva non può superare il 40% del totale della superficie netta destinata alle camere.

Le condizioni di esercizio prevedono la presenza di almeno sette camere, poste in una o più unità immobiliari inserite in un contesto immobiliare unitario, al netto delle unità abitative ad uso residenziale. Le stanze non devono distare più di 200 metri lineari dalla reception alberghiera. Tali sistemazioni devono risultare da un intervento di riqualificazione che porti la classificazione ad almeno tre stelle.

I condhotel sono infatti nati dall’esigenza di recuperare alberghi in disuso destinandone una parte al residenziale abitativo. Tuttavia, secondo quanto affermato da Corrado Sforza Fogliani, presidente si Confedilizia, si tratta di una tipologia di immobile ancora poco operativa a causa della scarsità normativa sul tema, trattandosi di un istituto nato a seguito della crisi, che ancora non riscuote appieno la fiducia degli italiani.

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