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L’Unione nazionale dei consumatori ha fornito alcuni utili consigli per ottenere il rimborso in caso di disservizi turistici. Vediamo, dunque, cosa fare quando la vacanza viene rovinata.

  • Una vola rientrati, si hanno a disposizione 10 giorni lavorativi per inviare un reclamo con richiesta di rimborso a mezzo lettera raccomandata a.r. indirizzata all’agenzia di viaggi, al tour operator e per conoscenza alla nostra Unione nazionale consumatori.
  • E’ bene poi conservare il catalogo, la documentazione di viaggio e tutto ciò che può dimostrare gli eventuali disservizi.

Quando si tratta di vacanze, Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha spiegato che “ritardi aerei, strutture alberghiere inadeguate e bagagli smarriti sono solo alcuni dei disagi più comuni denunciati dai consumatori”.

Dona ha poi affermato: “Il termine vacanza rovinata è usato per identificare il danno corrispondente al disagio psico-fisico subito dal turista per non aver goduto pienamente delle proprie ferie ed è ormai riconosciuto da anni come il diritto a ottenere un risarcimento nel caso in cui negligenze o ritardi non abbiano consentito di godere appieno delle proprie vacanze. E’ bene, quindi, ricordare che se la vacanza non è andata come promesso dall’agenzia o dal tour opertaor, una volta rientrati a casa avete 10 giorni lavorativi per inviare un reclamo con richiesta di rimborso a mezzo lettera raccomandata a.r. indirizzata all’agenzia di viaggi, al tour operator e per conoscenza alla nostra Unione Nazionale Consumatori”.

Dona ha quindi aggiunto: “Inoltre è sempre bene conservare il catalogo, la documentazione di viaggio e tutto ciò che può dimostrare gli eventuali disservizi, in particolare se si tratta di un viaggio tutto compreso”.

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antonino
8 Maggio 2017, 15:02

SEMBRA FACILE,MA NON E' COSI,

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