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Via Montenapoleone a Milano, la high street più cara d'Italia
Via Montenapoleone a Milano, una delle high street più care al mondo World Capital

Via Montenapoleone è una via del cuore di Milano, ritenuta una delle zone più lussuose e frequentate dai turisti nazionali e internazionali. Illuminata dalle vetrine dei più importanti brand, Via Montenapoleone si posiziona al sesto posto nella Top 10 delle High Street più costose al mondo.

Una vetrina nella high street più cara d'Italia

Dando uno sguardo ai valori immobiliari emersi nel nuovo Report Retail Fashion High Street di World Capital e Federazione Moda Italia, in collaborazione con Osservatorio Acquisti Nexi, Global Blue e CCIAA di Milano per Federazione Moda Italia, Via Montenapoleone registra la prime rent italiana con 12.000 €/mq/anno.

Il mercato immobiliare retail italiano resta al passo con i suoi competitor mondiali con Milano e Roma all’interno della Top 10 delle High Street più lussuose al mondo.

È proprio Via Montenapoleone a Milano a posizionarsi al sesto posto della classifica, prima di Ginza (Chou Street) a Tokyo (canone di locazione massimo di 10.200 €/mq/anno) e dopo di Russel Street ad Hong Kong in Cina (canone di locazione massimo di 14.500 €/mq/anno).

Focalizzandoci sui valori di locazione di Via Montenapoleone, se il canone di locazione massimo raggiunge i 12.000 €/mq/anno, il valore di locazione minimo è di 4.500 €/mq/anno.

Un altro valore molto interessante da evidenziare è il tempo medio di vacancy, che in Via Montenapoleone è pari a 0, determinato da un prodotto retail prime che diventa sempre più unico e corteggiato da brand nazionali e internazionali.

Infine, concludendo con gli investimenti immobiliari, Via Montenapolenone registra un rendimento lordo medio di che oscilla tra il 2,5% e il 3,5%.

Negozi in via Montenapoleone Milano

Da un lavoro di analisi realizzato dal Dipartimento di Ricerca di World Capital sulle categorie merceologiche presenti lungo Via Montenapoleone a Milano, è interessante evidenziare che il 47,4% delle boutique appartiene al settore abbigliamento/intimo.

Seguono poi gli store di accessori/gioielleria/orologeria (25,6%) e i negozi dedicati a calzature/pelletteria (20,5%). Solo il 2,6% degli immobili retail rappresenta la ristorazione, mentre l’1,3% la profumeria/cosmesi. Infine il 2,6% è da attribuire a categorie di altro genere. 

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