Torri campanarie che attraversano i secoli, i campanili di Milano raccontano la storia della città tra arte, fede e panorami.
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Campanili di Milano
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I campanili svolgono sempre ruoli importanti nella vita religiosa e sociale delle città. Oltre a fungere da torri di avvistamento, erano utilizzati come segnali temporali per scandire le giornate della comunità. I campanili di Milano sono simboli del patrimonio culturale e architettonico della città, strettamente legati allo sviluppo urbano. Esplora la storia, le caratteristiche architettoniche e le possibilità di visita di queste antiche torri campanarie.

Campanile di San Gottardo in Corte

Il Campanile di San Gottardo in Corte si trova nel cuore di Milano, vicino a Porta Ticinese, una delle tante cose da vedere a Milano, ed è uno dei più antichi della città. Costruito nel 1336 per volere di Azzone Visconti, faceva parte della chiesa di San Gottardo in Corte, cappella privata della corte ducale. Il campanile si distingue per la sua elegante struttura in mattoni rossi e marmo bianco, con una cuspide slanciata in stile gotico-lombardo.

Un elemento particolarmente interessante è il primo orologio pubblico di Milano, installato nel XIV secolo, che all’epoca rappresentava un'innovazione straordinaria: il suono delle sue campane segnava il ritmo della città ben prima dell’avvento degli orologi personali. Nel corso dei secoli, il campanile è stato restaurato più volte, ma ha mantenuto il suo fascino originale.

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LeZibou, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Campanile di San Carlo al Corso

Si trova in piazza San Carlo, lungo il centralissimo Corso Vittorio Emanuele II a Milano. Il campanile fa parte della Basilica di San Carlo al Corso, costruita tra il 1839 e il 1847 su progetto di Carlo Amati, in stile neoclassico ispirato al Pantheon di Roma. Il campanile, con la sua forma slanciata e l'elegante struttura in mattoni, è un’aggiunta più recente: fu completato solo nel 1889.

Alto circa 84 metri, è uno dei più elevati della città e ospita una cella campanaria con un concerto di otto campane in Do maggiore. Una curiosità: il campanile è soprannominato il “Faro di Milano” perché, fino agli anni ‘50, una lanterna sulla sommità veniva accesa nelle notti più buie per aiutare l’orientamento in città.

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Campanile di Santo Stefano

Il campanile si trova accanto alla Basilica di Santo Stefano Maggiore, in piazza Santo Stefano, a pochi passi dal Duomo e da Piazza Fontana. La chiesa ha origini antichissime, risalenti al V secolo, ma il campanile attuale fu ricostruito tra il XVI e il XVII secolo dopo vari crolli e rifacimenti. Realizzato in mattoni rossi, con una struttura sobria e slanciata, il campanile si distingue per il suo stile tardo-rinascimentale. Al suo interno si trova un concerto di sei campane, che ancora oggi scandiscono il tempo nella zona.

Una curiosità storica: la basilica è conosciuta come il luogo del battesimo di Carlo Borromeo, uno dei santi più venerati di Milano. Inoltre, proprio qui fu assassinato il duca Galeazzo Maria Sforza nel 1476, evento che segnò profondamente la storia della città. Proprio qui vicino c'è la Chiesa di San Bernardino delle Ossa, una delle chiese più spaventose in Italia.

Campanile di Sant'Alessandro

Questa torre campanaria si trova in piazza Sant’Alessandro, poco distante da piazza Missori. Fa parte della splendida Chiesa di Sant’Alessandro in Zebedia, uno dei migliori esempi di barocco milanese, costruita tra il 1601 e il 1658. Il campanile fu completato nel XVIII secolo, con una struttura imponente che si innalza per 84 metri, quindi uno dei più alti della città. 

Il nome “Zebedia” deriva dall’antica prigione romana che un tempo sorgeva in questa zona. Inoltre, grazie alla sua posizione centrale e alla sua altezza, il campanile di Sant'Alessandro è stato a lungo un punto di riferimento nel panorama milanese.

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Campanile di San Cristoforo al Naviglio

L'ultimo campanile si trova lungo l’Alzaia Naviglio Grande, una delle zone più pittoresche di Milano. Fa parte della Chiesa di San Cristoforo, un gioiello medievale composto da due edifici affiancati, costruiti tra il XIII e il XV secolo. Il campanile, in mattoni rossi a vista, risale al 1405 ed è un esempio perfetto dello stile gotico lombardo. Si distingue per la sua struttura semplice ma elegante, con una cella campanaria aperta e una cuspide appuntita.

La chiesa e il campanile sono legati alla storia dei viaggiatori e dei pellegrini, poiché San Cristoforo è il patrono di chi si mette in cammino. Inoltre, la facciata della chiesa porta ancora lo stemma dei Visconti, segno del sostegno ricevuto dalla famiglia ducale.

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