Alza di un intero punto attese tassi 2022: 4,4%; 2023 4,6%
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Fed alza tassi di 75 pb e taglia stime Pil: nel 2022 solo +0,2%
Askanews
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La Federal Reserve ha aumentato i tassi di interesse sul dollaro di 75 punti base - cioè 0,75 punti percentuali - per la terza volta consecutiva, portando i fed funds ad una forchetta del 3%-3,25%. Inoltre, con un comunicato diffuso al termine del direttorio (Fomc) ha aggiunto di ritenere "appropriato" proseguire con i rialzi avvertendo di essere "fortemente impegnata a far tornare l'inflazione al suo obiettivo del 2%".

Il rialzo deciso è in linea con le attese prevalenti. La Federal Reserve ha anche pubblicato le sue previsioni economiche aggiornate, che operano un drastico taglio alle attese di crescita negli Usa con un Pil atteso ad un mesto più 0,2% sull'insieme di quest'anno, al più 1,2% il prossimo e al più 1,7% nel 2024.

Nelle previsioni del giugno scorso la Fed aveva una attesa mediana di 1,7% di crescita sia su 2022 che sul 2023 e dell'1,9% sul 2024. Riviste al rialzo invece le previsioni di inflazione: 5,4% quest'anno, 2,8% il prossimo e 2,3% nel 2024, mentre sul 2025 e attesa una moderazione ulteriore in linea con il target del 2%. "Siamo impegnati a spingere i tassi ad un livello restrittivo e a farlo piuttosto velocemente - ha detto presidente Jay Powel-. Un ritardo porterebbe solo più sofferenza", in termini di alta inflazione che erode il potere di acquisto dei cittadini. Più avanti, quando si sarà arrivati in prossimità del livello ritenuto sufficiente, ha ribadito, il ritmo dei rialzi verrà ridotto.

Ora l'attesa mediana del Fomc, energicamente rivista al rialzo, in base alle nuove stime aggiornate pubblicate al termine della riunione, è che i tassi ufficiali Usa salgano al 4,4% quest'anno e al 4,6% il prossimo. E interpellato proprio su quest'ultimo valore, il Powell ha affermato di ritenere "probabile" che ci si arrivi.

"Il mio messaggio principale non cambia da Jackson Hole (il simposio economico annuale della Fed, che si è svolto ad agosto-ndr) manteniamo un impegno molto forte contro l'inflazione e continueremo fino a quando avremo completato il lavoro. Stiamo portando i tassi di interesse ad un livello - ha detto - che sarà sufficientemente restrittivo da far calare l'inflazione al nostro obiettivo del 2%".

La reazione dei mercati non è stata entusiastica. Da moderati rialzi che registrava in precedenza, Wall Street ha virato al ribasso, peggiorando sul finale, il dollaro si è rafforzato - con l'euro sceso fino a 0,981 - mentre i tassi sui titoli di Stato Usa a 2 anni sono volati sopra il 4%, sui massimi dal 2007. Il tutto all'insegna di una forte volatilità.

 

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