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Come ristrutturare un appartamento per ottimizzare spazi e arredi
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Una famiglia con due bambine ha comprato un nuovo appartamento e ha iniziato ad arredarlo secondo i propri gusti. Si è resa poi conto che mancava un progetto unitario, che potesse guidarla nell’ottimizzazione di spazi e arredi. Si è così rivolta a CoContest, la piattaforma web di interior design che permette a un’enorme community di designer, architetti e progettisti di tutto il mondo, di inviare i propri progetti e proposte al cliente.

La superficie era di 100 metri quadri circa, più 18 metri quadri di balconi. L’attenzione maggiore doveva essere dedicata alla zona living e cucina, che dovevano essere trattati come un unico ambiente, luminoso e di stile non troppo moderno. I colori di base preferiti dalla famiglia erano chiari (soprattutto bianco e colori pastello); l’arredamento doveva essere sobrio e caldo. La zona notte doveva essere suddivisa in 3 camere: una camera, una camera per i bambini molto spaziosa, che potesse essere utilizzata per dormire ma anche per il gioco, una cameretta più piccola, utilizzata solo per dormire. Una richiesta fondamentale era quella di ricavare 2 bagni con doccia (anche piccoli), possibilmente uno con accesso dalla camera da letto.

La risposta non si è fatta attendere: ben 40 designer hanno sottoposto il loro lavoro alla famiglia, che ha scelto i tre progetti più confacenti alle richieste espresse.

Il vincitore è stato l’architetto Erjona Firzja, che ha puntato tutto sul grande open space dove si concentrano ingresso, living room e cucina. Quest’ultima riceve la luce diretta dal balcone che si trova ad est e si sviluppa verso il living grazie a un’isola in grado di ospitare comodamente due posti. Tramite una porta a scrigno si accede alla zona notte, dove sono state ricavate tre stanze da letto e due bagni, uno dei quali comunica direttamente con la camera matrimoniale. Le stanze delle bambine occupano gran spazio della zona notte. Le due stanze possono essere, a seconda del gusto e necessità del cliente, rese comunicanti attraverso una porta a scrigno. Lo spazio gioco è stato collocato in modo da essere in stretto contatto con l'esterno.

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Progetto Erjona Firzja

Davide Cellini invece occupa il secondo posto. La zona giorno è un grande open space contiguo con la zona di ingresso organizzato secondo le indicazioni della committenza: area cucina adiacente le finestre, area relax verso l'interno dell'unità immobiliare. La cucina è stata organizzata intorno un'isola con piano cottura e ripiano con sgabelli per pranzi veloci e colazioni. Il divano si trova al centro dello spazio, in asse con la zona ingresso; una posizione centrale che però non interferisce con i movimenti e le visuali e stabilisce un nuovo centro nell'open space, tutto dedicato al relax. La zona notte è stata suddivisa in due parti, una dedicata alla camera padronale, bagno e cabina guardaroba, e un'altra zona con le camere dei bambini e il bagno comune. L'elemento di raccordo tra zona giorno e le due zone notte, che si presenta come il “segno” distintivo del progetto proposto, è un setto murario curvilineo che guida fisicamente e visivamente il passaggio tra gli spazi. La camera più grande è stata attrezzata con un armadio a ponte, ottimizzando gli spazi e creando le condizioni necessarie per la realizzazione di un ampia area gioco centrale. La camera padronale è strutturata in più sotto ambienti: la zona letto, la zona lavabo e doccia in continuità con la prima, la zona wc separata da una porta, e la zona guardaroba, sempre in continuità con la zona notte, ma separata attraverso il comò.

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Progetto Davide Cellini

Il terzo posto è stato assegnato allo studio di ingegneria catanese “imeoN alleznaM”. La distribuzione interna prevede un ingresso, nel quale troviamo a destra un grande armadio a muro con pannelli bianchi a scomparsa e un gioco di luci sulla parete frontale dato dai cubotti a muro. Da esso si accede alla zona living, nella quale un setto svolge la duplice funzione di alloggio per la tv e del camino bifacciale, ma anche di separazione con la zona notte. Questa separazione grazie alla bucatura del camino acquista leggerezza evitando di creare “l’effetto corridoio” tipico delle case a pianta rettangolare con ingresso laterale. Per dare maggiore spazialità e per favorire l’ingresso della luce naturale, una vetrata fissa collega visivamente la cucina al disimpegno. La pedana in legno, che dal disimpegno si estende alla camera da letto e ai due servizi, funge anche da elemento funzionale per l’alloggio di eventuali sistemi impiantistici dovuti alla traslazione degli scarichi dei servizi. Questi ultimi sono stati collocati vicini nella parte nord, sia per sfruttare i punti luci nelle stanze più vissute sia per facilitare la realizzazione dei punti acqua e degli scarichi. Come richiesto dalla committenza, la zona notte prevede 3 camere: una camera matrimoniale con bagno ad accesso esclusivo, una cameretta più piccola e una cameretta più grande che svolge la funzione sia di zona gioco che di zona notte. Le camere delle bambine sono state elaborate pensando anche a una visione futura, prevedendo lo spazio per grandi armadi e dando caratteristiche riconducibili al periodo dell’infanzia facilmente trasformabili (gli adesivi a parete sono un esempio).

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Progetto imeoN alleznaM

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2 Commenti:

Francesco
3 Luglio 2015, 9:59

È molto bello vedere tanti interior designers mettersi all'opera. Addomesticare spazio e luce non è un'impresa semplice e questo lo sanno bene gli architetti dell'Ikea che fanno proprio i miracoli e quelli di Abitarearreda.it che pure non sono da meno. Un bell'esercizio davvero!

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