Sondaggi elettorali

Mentre il presidente napolitano cerca di trovare una soluzione al groviglio venuto fuori dalle elezioni di febbraio, resta sempre in piedi l'ipotesi di un ritorno al voto. Secondo gli ultimi sondaggi pubblicati swg, se si tornasse alle urne oggi, gli italiani vorrebbero Matteo renzi.

Più si complicano i rapporti tra il pd e il movimento 5 stelle, più silvio berlusconi gongola. Le sue braccia tese verso bersani hanno un obiettivo preciso: diventare presidente del senato e avere così l'immunità.

Se il dato fosse confermato provocherebbe una situazione di instabilità governativa.

In un mese, secondo gli ultimi sondaggi elaborati da demos, berlusconi avrebbe ridotto del 50% la distanza dal centrosinistra. La coalizione che appoggia il cavaliere ha fatto un balzo notevole, mentre il pd scende nelle rilevazioni.

Niente sondaggi sugli smartphone nei 15 giorni precedenti il voto di febbraio. L'agcom ha detto stop all'applicazione della swg che aveva suscitato tanta polemica nei giorni scorsi.

Che silvio berlusconi sia un campione da campagna elettorale nessuno ne dubita. Da anni riesce a ribaltare le situazioni più negative, magari ricorrendo a noti trucchi della comunicazione, grazie al suo istinto e alla strategia di un gruppo consolidato di collaboratori.

Sono bastati pochi giorni di scandalo del monte dei paschi di Siena per far tremare sia bersani che monti. Secondo i dati del sondaggio elettorale emg, diffusi da Enrico mentana durante il tg la7 delle 20:00 del 28 gennaio, scendono infatti sia il pd che la lista civica  del premier.

Tra un mese esatto si vota e secondo gli ultimi sondaggi effettuati per la repubblica dal centro di ricerche demos non ci sarebbe la rimonta di berlusconi su bersani.

Secondo i risultati dell'ultimo sondaggio elettorale, realizzato da Nicola piepoli per affaritaliani.it, dal 14 al 22 gennaio, il partido democratico di pierluigi bersani scende di mezzo punto (dal 32.5% al 32%), mentre il pdl e la lista civica di monti guadagnano rispettivamente due punti e un punt

Il 24 e il 25 febbraio gli italiani sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo parlamento, con l'incognita della legge elettorale.

Chi governerà l'Italia nei prossimi cinque anni? domanda da un milione di dollari, soprattutto perché ancora non sappiamo chi saranno i candidati, con quale legge voteremo e quali le alleanze.

Nonostante le dure regole dell'austerità imposte dal suo governo, il presidente mario monti sembra godere di una fiducia superiore a quella dei suoi possibili successori.

Questa settimana abbiamo appreso che se si presentasse alle elezioni un eventuale partito dei tecnici avrebbe un ruolo decisivo per formare un governo.