I richiedenti un leasing abitativo, per lo più dipendenti con diploma, hanno un’età complessiva di 38 anni e 4 su 10 sono donne. I dati emergono dalla prima indagine sulla domanda di leasing abitativo svolta da Assilea (Associazione italiana del leasing) in occasione della giornata di studio “Fare Casa: Strumenti fiscali e finanziari per l’accesso all’abitazione”, organizzato ad Assilea con la collaborazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
In termini numerici, il 50% è al di sotto dei 35 anni, con reddito complessivo non superiore a 55mila euro, quindi la fascia che ha il massimo delle detrazioni fiscali (il 19% dei canoni di leasing, fino a un importo massimo di 8mila euro annui; il 19% del prezzo del riscatto, fino a un importo massimo di 20mila euro); l’altro 50% ha un’età al di sopra dei 35 anni, comunque attratto dalle detrazioni (la detrazione del 19% - per un importo massimo di 4mila euro - riguarda invece la sola quota degli interessi passivi).
Un altro dato che emerge è relativo al taglio medio delle operazioni di leasing abitativo, che si attesta sui 200mila euro.
Analizzando il leasing abitativo per Regione, si scopre che oltre il 55% delle domande proviene dal Nord, con il Nord Est a primeggiare grazie all’Emilia Romagna (14,7% e prima ex-aequo tra le regioni con la Lombardia) e al Veneto (11,9%).
Il Lazio al quarto posto con l’11,3%. Prima Regione del Sud è la Sicilia (sesta assoluta) con il 7%. L’Abruzzo precede, nell’ordine, Puglia, Toscana, Campania e Friuli Venezia Giulia. Pochissime richieste arrivano dalla Basilicata, Molise, Sardegna e Valle d’Aosta tutte e tre ampiamente al di sotto dell’1%.
L’indagine contiene anche un confronto tra mutuo e leasing, con una simulazione relativa a un 34enne con un reddito complessivo di 32,5mila euro che acquista un’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale a un prezzo di vendita di 150mila euro.
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