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Certificato stabilità obbligatorio per tutti i contratti di affitto e compravendita degli immobili
GTRES

Il crollo della palazzina di Torre Annunziata è stata una tragedia di fronte alla quale non si è potuti rimanere in silenzio. Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha annunciato che per gli edifici sarà obbligatorio il certificato di stabilità. “Com’è obbligatoria la certificazione energetica degli immobili, nei futuri contratti d’affitto e di compravendita lo sarà anche la certificazione statica”, ha affermato. Parole che hanno incontrato il favore di architetti e ingegneri.

La novità dovrebbe essere introdotta nella prossima legge di Stabilità, che sarà in vigore dal 2018. In particolare, il ministro delle Infrastrutture ha spiegato: “In Italia manca una classificazione ufficiale degli edifici. Abbiamo tuttavia introdotto l’obbligo della certificazione energetica e ora pensiamo di proseguire su questa strada anche per la sicurezza statica. L’idea è quella di inserire nei contratti d’affitto e di compravendita la clausola della certificazione statica obbligatoria, al pari della certificazione energetica”.

Le parole di Delrio sono state accolte positivamente da ingegneri e architetti. Con una nota è stato fatto sapere che il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano, plaude all’annuncio del ministro Delrio, ma torna a chiedere con forza l’istituzione del fascicolo del fabbricato.

In un comunicato diffuso dal Consiglio nazionale degli ingegneri si legge: “A seguito del drammatico crollo della palazzina di Torre Annunziata avvenuto nei giorni scorsi, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha annunciato che per gli edifici sarà obbligatorio il certificato di stabilità, un po’ come avviane attualmente con la certificazione energetica degli immobili. Sul tema dei costi della certificazione Delrio ha sottolineato come tramite il Sisma Bonus essi saranno detraibili all’85%.

Armando Zambrano, presidente del Cni, ha così replicato alle dichiarazioni del ministro: ‘L’annuncio dell’introduzione del certificato di stabilità è una cosa opportuna da parte del Governo. Il Sisma Bonus, in questo senso, è un bel passo in avanti, anche se sono necessarie delle modifiche normative per renderlo meglio attuabile. Va detto, però, che non possiamo aspettare che siano i condomini e i proprietari di immobili ad avviare determinate procedure. Bisogna far sì che si abbia una conoscenza più ampia dello stato degli immobili, in modo da poter stabilire se e come è necessario intervenire per garantirne la sicurezza’.

‘Da anni – prosegue Zambrano – come Consiglio Nazionale degli Ingegneri e come Rete Professioni Tecniche chiediamo l’istituzione del fascicolo del fabbricato. Riteniamo, infatti, che sia uno strumento determinante per conoscere le criticità di un edificio. Cominciano a rendersene conto anche gli organi di informazione che da un po’ di tempo lo indicano come una determinante fonte di conoscenza dello stato delle nostre case. Purtroppo, però, in questi anni determinate lobby, soprattutto quelle dei proprietari immobiliari, avanzando motivazioni a volte piuttosto fantasiose hanno lavorato per evitarne l’introduzione, facilitati dall’indifferenza colpevole della politica’.

‘In Italia – conclude Zambrano – abbiamo circa 20 milioni di edifici costruiti prima che venisse introdotta la normativa sul rischio sismico che ha imposto regole più stringenti nel settore delle costruzioni. In questo senso, dopo l’iniziativa di Delrio, ci aspettiamo un ulteriore sforzo dal mondo della politica, anche nella direzione dell’introduzione del fascicolo del fabbricato’”.

Favorevoli all’istituzione del certificato di stabilità per gli edifici anche gli architetti. Per il Consiglio nazionale degli architetti “si tratterebbe di una documentazione ‘minimale’ che consentirebbe di conoscere le condizioni di vulnerabilità degli edifici per avere un quadro realistico dello stato del patrimonio edilizio del nostro Paese, anticipando l’istituzione dell’auspicato fascicolo del fabbricato – una sorta di ‘cartella clinica’ – contro il quale, anche in queste ore, si levano interessate voci di dissenso”. E ancora: “Non c’è dubbio che lo sterminato patrimonio edilizio italiano vada messo in sicurezza considerando che fortunatamente si è arrestato il processo di espansione. Può essere l’occasione non solo per raggiungere dei necessari standard di stabilità per ogni immobile, ma anche per rimettere in moto in maniera virtuosa l’edilizia, colpita, più di tutte, dalla crisi economica”.

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7 Commenti:

oreste
11 Luglio 2017, 15:37

Settore edilizio: .....a terra dopo la patrimoniale di monti confermata da renzi.....sotterrata definitivamente dalla burocrazia di delrio....amen.

MARINONI ADRIANO Ag. Imm.
14 Luglio 2017, 15:58

ci credo che architetti e ingegneri sono favorevoli...sai che businnes !!!!

La Casa Ideale Agenzia Immobiliare
14 Luglio 2017, 16:45

il problema è che già ad oggi per vendere un immobile ci sono mille difficoltà, se viene introdotto questo ulteriore obbligo che sicuramente avrà un costo non da poco, il mercato immobiliare subisce un ulteriore crollo.

Stefano
14 Luglio 2017, 17:54

Ma io non ho capito, lo devo fare io da privato venditore del mio immobile, o paga tutto il condominio? Insomma, credo che un certificato sulla stabilità di un palazzo valga per tutti i condomini che lo abitano, giusto? Ma questa certificazione è obbligatoria solo se vendi o affitti il tuo immobile e quindi se io solo devo vendere, mi devo accollare tale spesa solo io?

Giusto quelli che stavo pensando. Ma si sa che in Italia le "corporazioni", perché tali sono, di tecnici vengono stabilmente foraggiate e favorite dai politici protettori. Quindi aspettiamoci certificazioni strapagate e che valgono come la carta straccia.

Amelia Sciascia
15 Luglio 2017, 3:20

ma se aspettiamo ancora che i condominii si dotino della scheda fabbricati! che senso ha cheio faccia certificare l'appartamento che voglio affittare se non so cosa abbiano combinato i proprietari degli altri piani! il Ministro Del Rio dovrebbe informarsi meglio prima di fare di questi annunci... messa così è davvero solo un modo di spillare quattrini a chi cerca di affittare la proprietà, l'inquilino non è assolutamente tutelato sotto il profilo della stabilità dell'edificio.

Gino
21 Gennaio 2018, 17:53

In Francia da moltissimi anni quando si acquista un immobile il notaio allega al rogito un certificato che garantisce da tutti i rischi l'immobile, C'è anche la relazione del geologo.
La ritengo una procedura di buon senso . Immobili in vendita ce ne sono tanti , per l'acquirente una certificazione uguale in Italia può essere un buon motivo per valutare quale immobile acquistare visto che in italia tra immobili costruiti nei posti sbagliati o ristrutturati in malo modo non si è sicuri di nulla. 100 metri di distanza tra due immobili può voler dire che uno è a rischio valanghe e l'altro no, perché chi compra non deve saperlo. Mi meraviglia che nessuna agenzia immobiliare per distinguersi offra solo immobili seriamente certificati. A maggio 2017 ho parlato con un albergatore di Assisi, il quale ha detto che i turisti chiedono se l'albergo è sicuro in caso di terremoto, quando cadono le case in Italia lo sanno anche all'estero.

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