Hai appena concluso una festa, i bambini sono contenti, ci sono le pulizie da fare e ti chiedi dove si buttano i palloncini colorati. È una domanda più comune di quanto sembri, perché spesso ci si concentra sull’allestimento e sul divertimento, trascurando il momento dello smaltimento. Tuttavia, la gestione corretta dei palloncini dopo l’uso è fondamentale per ridurre l’inquinamento e rispettare le regole della raccolta differenziata.
Dove si buttano i palloncini sgonfi
La risposta, secca ma essenziale, è che i palloncini – sia quelli in plastica che quelli in lattice – vanno sempre gettati nel secco residuo o indifferenziato. Nonostante possano sembrare innocui, questi oggetti non sono riciclabili e, se smaltiti in modo scorretto, possono causare danni all’ambiente e agli animali.
Spesso si pensa che, essendo realizzati in plastica o lattice, possano essere inseriti nei contenitori della plastica riciclabile. In realtà, la normativa italiana stabilisce regole precise per fare la raccolta differenziata al meglio, regole che distinguono tra gli oggetti riciclabili e quelli che, pur sembrando simili, devono seguire un percorso diverso.
Di che materiale sono i palloncini?
La normativa italiana distingue tra imballaggi (come bottiglie e contenitori) e oggetti che, pur essendo di plastica o lattice, non possono essere trattati nei normali impianti di riciclo. Per questo motivo, i palloncini – sia quelli classici in plastica che quelli colorati in lattice – devono essere conferiti nel secco residuo/indifferenziato, come confermato da numerosi portali dedicati alla raccolta differenziata.
Perché i palloncini non possono essere riciclati?
La motivazione dietro questa regola non è solo burocratica: riguarda la natura stessa dei materiali e i processi di smaltimento. I circuiti di riciclo sono progettati per trattare specifiche tipologie di plastica e lattice, principalmente quelle provenienti dagli imballaggi alimentari o domestici. I palloncini, invece, presentano caratteristiche che li rendono incompatibili con questi impianti.
- La struttura dei palloncini gonfiabili e la presenza di additivi coloranti o trattamenti superficiali complicano il recupero.
- I palloncini biodegradabili in lattice richiedono tempi di decomposizione molto lunghi e non sono idonei al compostaggio domestico o industriale: spesso restano nell’ambiente per anni prima di degradarsi completamente.
- Nastri, valvole e accessori dei palloncini devono anch’essi essere smaltiti nel secco residuo: questi elementi sono spesso realizzati in materiali misti o non riciclabili.
Perché evitare il rilascio dei palloncini all’aperto?
Il rilascio dei palloncini all’aperto è una delle pratiche più dannose per l’ambiente. Quando i palloncini vengono liberati in aria, finiscono spesso in mari, laghi, fiumi o boschi, dove rappresentano una minaccia concreta per la fauna selvatica. Animali terrestri e marini possono scambiare i frammenti colorati per cibo, ingerendoli accidentalmente e rischiando soffocamento o blocchi intestinali fatali. Anche quando non vengono ingeriti, i palloncini possono intrappolare uccelli o pesci, compromettendo la loro sopravvivenza.
Non bisogna lasciarsi ingannare dalle diciture “eco-friendly”: anche i palloncini in lattice impiegano diversi anni a degradarsi completamente e, durante questo lungo periodo, continuano a rappresentare un pericolo per la fauna e contribuiscono all’inquinamento da microplastiche.
Alternative ecologiche ai palloncini decorativi
Le opzioni disponibili sono sempre più numerose e creative: si possono adottare scelte più responsabili scegliendo decorazioni riutilizzabili o materiali naturali.
- Bandierine di carta, festoni in tessuto, lanterne e addobbi in materiali riciclati rappresentano valide alternative che possono essere riutilizzate in molte occasioni.
- Dopo ogni festa, ricordati di sgonfiare i palloncini e conferirli nel secco residuo insieme a eventuali accessori.
- Coinvolgi anche i più piccoli in queste buone pratiche: spiegare loro perché è importante non disperdere i palloncini nell’ambiente li aiuterà a diventare adulti più responsabili.
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