È uno degli ingredienti base della nostra cucina, onnipresente in salse, condimenti e pietanze: l’aglio col suo forte sapore è uno di quegli aromi che non possono mancare in casa. E sarebbe una grande soddisfazione se si avesse la possibilità di averne una pianta sempre a disposizione. È difficile? Non esattamente. Coltivare una pianta di aglio nell’orto di casa è possibile e appagante, e si può fare anche in vaso. Basta seguire questi consigli specifici su semina e cure.
Quando è meglio seminare l’aglio?
L'aglio, nome familiare dell’allium sativum, è un ortaggio bulboso che appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae. È relativamente facile da coltivare anche in pochissimo spazio. Per svilupparne una pianta si parte dai singoli spicchi, staccati da un bulbo intero. Ogni seme, per così dire, darà vita a bulbi da 5-10 spicchi ciascuno.
Solitamente, l’aglio si semina all’inizio dell’autunno o alla fine dell’inverno; la scelta dipende dal clima della zona di appartenenza. Nel caso di temperature miti la semina autunnale è più che raccomandata, quindi in ottobre e novembre con raccolta ad aprile-maggio. Altrimenti, se si vive in zone con temperature più basse è consigliabile seminare l’aglio a primavera, quindi tra febbraio e metà marzo. La raccolta avverrà in tarda estate.
Coltivare una pianta di aglio nell'orto di casa
La buona notizia è che per coltivare una pianta d’aglio nell’orto non serve uno spazio gigantesco: ci si può ritagliare un piccolo fazzoletto di terreno, con esposizione in pieno sole, che darà molti frutti. Importante: le piantine temono la presenza eccessiva di acqua, quindi il terreno deve garantire un rapido deflusso delle acque eccessive.
Si possono usare sia gli spicchi che i bulbilli. Lo spicchio è la parte commestibile dell’aglio, usata anche per la semina. Il bulbillo è invece un piccolo bulbo separato, usato principalmente per la riproduzione. Ma quali sono i principali passaggi?
Seminare gli spicchi o bulbilli
Dopo aver vangato il terreno senza concimarlo, si scavano piccole buche – circa 3 centimetri di profondità – dove inserire i bulbilli d’aglio o gli spicchi. Ogni buca deve essere distante 10-15 centimetri l’una dall’altra. Nel caso ci fossero molte file nella piantagione, l’accortezza è di lasciare 20-30 centimetri tra una fila e l’altra. I bulbilli devono essere piantati con la punta verso l’alto, poi ricoperti di terra, lasciando la sommità all’esterno.
Innaffiatura
Nella prima fase successiva alla semina, soprattutto in caso di stagione secca, si possono bagnare leggermente i bulbi. In fase di crescita è meglio limitare l’irrigazione per non compromettere le piante. Infatti, l’aglio teme i ristagni d’acqua.
Far crescere una pianta di aglio in vaso
E se non si vuole allestire un orto o non si ha la possibilità di averne uno, si deve rinunciare a coltivare l’aglio? La risposta è no. L’aglio cresce benissimo anche in vaso, purché si seguano poche regole precise:
- ogni pianta deve godere uno spazio sufficiente e di ottima esposizione solare;
- i vasi devono essere abbastanza fondi, per poter replicare la semina in orto. Ottime per lo scopo le fioriere da balcone lunghe e profonde;
- per evitare ristagni idrici è bene sistemare uno strato di argilla espansa o ghiaia sul fondo del contenitore, prima di mettere la terra, eliminando ogni sottovaso;
- se il vaso è in un luogo soleggiato e il clima è secco, si annaffia con parsimonia, due volte a settimana.
Cosa fare se l'aglio resta piccolo
Se l’aglio non ha dimensioni soddisfacenti, il problema può esserci stato in fase di semina. Meglio seminare bulbi di varietà conosciuta su aiuole rialzate e con un terreno alleggerito, per esempio con sabbia per suoli argillosi.
In fase di semina (sempre in pieno sole) si può aggiungere cenere di legna per incrementare la presenza di potassio nel terreno. Può essere utile effettuare rotazione delle colture, ovvero evitare di seminare aglio, bulbi o tuberi sullo stesso terreno per almeno 2-3 anni.
Quando raccogliere l'aglio dalla pianta e come conservarlo?
Dopo sei mesi di attesa paziente, giorno più giorno meno, si può procedere alla raccolta dell’aglio. Come capire se si può prendere? Basta vedere il gambo: se si flette, ha un colorito marrone e si percepisce che dentro è vuoto, vuol dire che il momento è giusto. Naturalmente, non si strappa dal terreno in maniera brutale, afferrandolo per il gambo.
Per raccoglierlo occorre scavare attorno ai bulbi senza danneggiarli. Le piante d'aglio ottenute vanno fatte asciugare per 2 o 3 settimane in una zona ombreggiata con una buona circolazione d'aria; a questo punto le piante si legano in mazzetti o si intrecciano. In alternativa si può semplicemente tagliare il gambo a pochi centimetri sopra il bulbo.
In ogni caso, devono riposare in un luogo fresco e asciutto. Oltre a esser utilissimo in cucina, le proprietà repellenti che possiede rendono l'aglio un alleato prezioso per le piante, che possono crescere più forti e rigogliose.
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