Neve in pianura, lunedì 24 ghiotta occasione per fiocchi bianchi anche nelle città del Nord
Commenti: 0
neve
Freepik idealista

Nubi, freddo, pioggia e nevicate sono tornati in Italia, soprattutto sulle regioni del Nord dove sembra essere improvvisamente piombato l’inverno. Tutto merito di una vasta irruzione fredda di origine artica che ha attraversato tutta Europa per poi fiondarsi all'interno del Mediterraneo, dove ha dato vita a un ciclone piuttosto insidioso. Questa tuttavia non sarà l'unica ondata di maltempo di questo finale di novembre: a quanto pare arriveranno altre perturbazioni, una delle quali lunedì 24, e sarà proprio questa a determinare neve potenzialmente in pianura su diverse nostre città.

Dopo il gelo arriva la neve in città Lunedì

Tra una perturbazione e l'altra ci sarà solo una piccola pausa durante il fine settimana, una pausa in cui il freddo polare avrà modo di consolidarsi su tutto il Nord grazie al fenomeno dell’irraggiamento notturno. In effetti l'ulteriore calo delle temperature che arriverà tra sabato 22 e domenica 23 novembre sarà fondamentale per l'arrivo successivo della neve a bassissima quota o in pianura su diversi territori del settentrione.

Cos'è l'irraggiamento notturno

L'irraggiamento notturno è un fenomeno presente tutto l'anno in ogni angolo del globo però diventa molto più accentuato durante i mesi più bui tra autunno e inverno. Si tratta, semplicemente, della dispersione del calore da parte dei terreni e dei suoli, una dispersione che chiaramente diventa molto più marcata in assenza del Sole e soprattutto in presenza del cielo sereno.

Quando il cielo torna sereno e i venti si indeboliscono, la superficie terrestre può disperdere verso lo spazio una grande quantità di calore sotto forma di radiazione infrarossa. Questo processo, chiamato appunto irraggiamento notturno, è molto più efficace:

  • in inverno, perché le notti sono più lunghe;
  • in presenza di aria secca, che non intrappola calore;
  • dopo una irruzione fredda, quando il suolo ha già perso parte del suo contenuto termico.

Per questo motivo le minime, tra sabato e domenica, potranno crollare molto facilmente su territori pianeggianti e soprattutto nelle valli alpine e prealpine. 

Perché la Pianura Padana si raffredda più di altre zone

Nelle notti invernali italiane, specialmente in Pianura Padana, si aggiunge un ulteriore elemento: la struttura a catino del territorio. La conformazione geografica permette all’aria fredda, più pesante, di ristagnare sul fondo della valle, impedendo la risalita dell’aria più calda e favorendo una stratificazione molto stabile

Questo spiega perché in molte località padane lo stesso identico afflusso freddo può produrre minime molto diverse rispetto al Centro o al Sud Italia.

Neve
Freepik

Temperature in crollo e formazione del cuscinetto gelido

Considerando che tra sabato e domenica tornerà il sereno su tutto il Nord mentre il maltempo si sposterà al Centro-Sud, le temperature potranno scendere senza freni su gran parte del Nord Italia portandosi al di sotto dello zero. Questo calo significativo delle temperature, legato ai cieli sereni, alla calma di vento e alla presenza dell’aria fredda arrivata nelle ore precedenti, permetterà la formazione di un cuscinetto di aria gelida ben saldo nei bassi strati dell’atmosfera.

Valle d'Aosta, Piemonte, Emilia, Lombardia e Trentino Alto Adige saranno le regioni più fredde e gelide durante il weekend, tanto che la colonnina di mercurio potrebbe spingersi con grande facilità al di sotto dei –5°C su territori pianeggianti o vallivi.

Il cuscinetto freddo: il segreto della neve in pianura

Il cuscinetto gelido, noto anche come "cold air pool" o "cuscino freddo padano", è un elemento chiave della meteorologia invernale del Nord Italia. Una volta formato, tende a rimanere intrappolato per giorni, perché:

  • l’aria fredda è più pesante e riempie valli e pianure come un fluido denso;
  • l’inversione termica impedisce il rimescolamento verticale;
  • nebbie e brinate mattutine contribuiscono a mantenere bassissime le temperature;
  • Alpi e Appennini creano un “tappo” naturale che rallenta l’ingresso dell’aria più mite.

È proprio questa caratteristica a favorire nevicate fino in pianura.

Neve in pianura
In verde e giallo le nevicate previste lunedì 24 al Nord Meteogiornale.it

Lunedì 24, rischio neve in pianura e in città

Questo cuscinetto d'aria gelida resisterà fino alla giornata di lunedì, momento in cui arriverà un'altra perturbazione di stampo nord-atlantico. Come in una delle più classiche nevicate del Nord Italia, l'aria umida e instabile proveniente dall’Atlantico scorrerà sull’aria molto fredda ben salda sulla Val Padana: il risultato sarà l'arrivo della neve fino a bassissima quota o in pianura sul Nord Italia e in particolar modo su:

  • Piemonte orientale, Lombardia, Emilia, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, alto Veneto, Friuli;
  • tra le province nel mirino della neve troviamo: Milano, Pavia, Como, Varese, Lecco, Bergamo, Brescia, Sondrio, Asti, Alessandria, Piacenza, Parma, Vercelli, Novara, Verbania, Trento, Bolzano, Belluno.

Insomma potrebbe nevicare su vasti territori con accumuli blandi o discreti, tra 1 e 10 cm in pianura, mentre in collina e montagna avremo accumuli molto più abbondanti grazie alla maggior tenuta di temperature prossime allo zero.

Sarà, quindi, un inizio di settimana particolarmente rigido per il Nord Italia e con alto rischio di neve in pianura. I fiocchi bianchi potranno raggiungere anche Milano e Torino, seppur solo per qualche ora.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account