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bonus bebe
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Nella legge di Bilancio 2019 non c’è traccia del bonus bebè. Per adesso. Il ministro Fontana ha infatti garantito che verrà proposto un emendamento governativo per prorogare la misura che, in mancanza di rinnovo, resterà in vigore comunque fino alla fine del 2018. Per proporre la proroga per questa e per altre misure legate alla genitorialità i deputati hanno tempo fino al 15 novembre.

Una proposta che verrà esplicitata nella proposta di legge sulle semplificazioni fiscali, inoltre, chiederà lo stanziamento di 377 milioni l’anno per rinnovare il bonus per tutti i nati nel 2021 scaglionando i contributi per diverse fasce di Isee.

Bonus Bebè, cos’è e a quanto ammonta

Ma che cos’è il bonus bebè? Si tratta di un contributo che prevede l’erogazione agli aventi diritto di 960 euro annui (80 euro al mese). La norma, introdotta inizialmente a beneficio dei nati tra il 2015 e il 2017, era stata prorogata fino alla fine di quest’anno con una riduzione della durata del sussidio, limitata al primo anno di vita del bambino.

Il contributo vale anche per i figli adottati, prendendo come data di riferimento quella di ingresso nella nuova famiglia, ed è destinata a famiglie italiane o straniere con permesso di soggiorno. La residenza in Italia costituisce un requisito così come l’indicatore Isee inferiore a 25 mila euro. Il contributo risulta raddoppiato per le famiglie con Isee inferiore ai 7 mila euro. In questo caso il bonus annuale sale a 1920 euro.

Come viene pagato il bonus bebè

Il pagamento dell’assegno avviene mensilmente da parte dell’Inps per accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN intestato al richiedente.

Come fare domanda per il bonus bebè

La domanda per il bonus bebè va presentata entro 90 giorni dalla data di nascita o di ingresso del minore adottato nel nucleo familiare. La domanda va presentata on line dal portale Inps (per info, chiamare il numero verde 803.164 da rete fissa o 06 164164 da rete mobile).

Può richiederlo chi abbia i seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana, di uno Stato dell’Ue, permesso di soggiorno Ue, carta di soggiorno per familiare di cittadino dell’Ue (italiano o comunitario), carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro, stranieri aventi lo status di rifugiato politico o lo status di protezione sussidiaria;
  • residenza in Italia;
  • convivenza con il figlio;
  • Isee del nucleo familiare del richiedente (o del minore se fa nucleo a sé perché affidato) non superiore a 25 mila euro al momento di presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio.

Per poter richiedere l’assegno è necessario presentare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (la DSU) in cui indicare il figlio nato, adottato o in affido preadottivo per il quale si richiede l’assegno.

Decorrenza e durata del bonus bebè

L’assegno spetta a partire dal mese di nascita o di ingresso in famiglia del figlio adottato o affidato, e dura per 12 mensilità.  Per l’affidamento temporaneo di minore nato o adottato nel 2018, l’assegno spetta a decorrere dal mese di emanazione del provvedimento del giudice o del provvedimento dei servizi sociali reso esecutivo dal giudice tutelare. Se la domanda è presentata oltre i 90 giorni, l’assegno decorre dal mese di presentazione della domanda. 
 

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