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Come funziona il versamento dei contributi volontari per la pensione
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Cosa sono i contributi volontari? E soprattutto, come funziona il loro versamento per raggiungere la pensione? Scopriamo i meccanismi di questo strumento previdenziale.

I contributi volontari sono uno strumento che può essere molto utile per raggiungere i requisiti per la pensione per i lavoratori che hanno interrotto o cessato l’attività lavorativa. Non solo, possono anche servire a incrementare i contributi per i lavoratori part-time, oppure i versamenti per attività lavorativa svolta nel settore agricolo.

I contribuenti che possono usufruire dei contributi volontari sono i dipendenti, parasubordinati, liberi professionisti, lavoratori dei fondi speciali di previdenza, titolari di assegno di invalidità o pensione indiretta. Questo strumento permette di coprire periodi durante i quali il lavoratore:

  • non svolge alcun tipo di attività lavorativa dipendente o autonoma (compresa quella parasubordinata);
  • ha chiesto brevi periodi di aspettativa non retribuita per motivi familiari o di studio;
  • ha un contratto part-time orizzontale o verticale.

Requisiti

Per accedere ai contributi volontari bisogna aver versato almeno 5 anni di contributi, oppure almeno 3 anni negli ultimi 5 anni. Sono validi ai fini del conteggio anche contributi figurativi (cassa integrazione, aspettativa) e contributi da riscatto, trasferimento, congiunzione.

La domanda deve essere presentata all’Inps attraverso il servizio online dedicato, oppure tramite intermediario, o ancora chiamando il contact center (803164 gratuito da rete fissa, oppure 06 164 164 da rete mobile).

Il versamento dei contributi volontari si effettua trimestralmente, entro il trimestre successivo a quello di riferimento. I periodi arretrati vanno versati entro il trimestre successivo a quello di accoglimento della domanda. Inoltre, i versamenti effettuati in ritardo sono considerati nulli, e sono rimborsabili.

Possono usufruire del versamento di contributi volontari anche i lavoratori iscritti alla Gestione Separata. Nel dettaglio, precisa l’istituto nazionale di previdenza sociale, possono chiedere l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari:

  • lavoratori dipendenti e autonomi purché non iscritti all’INPS o ad altre forme di previdenza;
  • lavoratori parasubordinati purché non iscritti alla Gestione Separata o ad altre forme di previdenza obbligatoria;
  • liberi professionisti purché non iscritti all’apposita Cassa di previdenza o ad altre forme di previdenza obbligatoria;
  • lavoratori dei fondi speciali di previdenza (telefonici, elettrici, personale di volo, ecc.) purché non iscritti ai rispettivi Fondi o ad altra forma di previdenza obbligatoria;
  • titolari di assegno ordinario di invalidità o di pensione indiretta (ai superstiti o reversibilità).

Il versamento può avvenire seguendo una delle seguenti modalità:

  • tramite MAV inviato dall’Inps per posta oppure generato dall’utente
  • Online, tramite la modalità “Pagamento immediato pagoPA”, che permette di versare i contributi utilizzando la carta di credito, di debito o prepagata oppure mediante addebito in conto
  • Con avviso di pagamento pagoPA, che permette di versare i contributi presso qualsiasi Prestatore di Servizi di Pagameno (PSP) aderente al circuito “pagoPA”
  • Presso le tabaccherie che espongono il logo “Servizi INPS”, aderenti al circuito “Reti Amiche” tramite Lottomatica.
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