Per sostenere la lotta all’evasione fiscale, il governo dovrebbe introdurre con la legge di Bilancio un nuovo tetto per i contanti
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Limite all’uso del contante, cosa cambia?
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Non solo incentivi all’utilizzo dei pagamenti digitali: per contrastare l’evasione fiscale il nuovo governo intende inserire nella prossima legge di Bilancio nuove misure e paletti per limitare l’uso del contante

A partire dal 1º gennaio 2020, infatti, dovrebbe scattare il divieto per l’uso di contanti per somme fino a 2.000 euro. Tale limite dovrebbe restare in vigore fino al 31 dicembre 2021, dopodiché, a partire dal 1º gennaio 2022, il divieto dovrebbe scattare addirittura a 1.000 euro. Sarà questo infatti il nuovo limite per le transazioni in contante che possono essere effettuate al di fuori del circuito degli intermediari bancari e finanziari abilitati.

Attualmente, la norma prevede un limite per il trasferimento di contante e titoli al portatore in euro e in valuta estera fissato a 3.000 euro. La disposizione, si legge nella relazione tecnica, non produce nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, essendo peraltro assistita da un regime transitorio capace di neutralizzare qualsiasi effetto a regime.

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