Il Cnel e l'Inps sarebbero già al lavoro per le modifiche da apportare alle modalità di accesso alla pensione anticipata
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Le ultime notizie su quota 100, come cambia la pensione anticipata nel 2020
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Quota 100 può cambiare formula già da quest’anno. Il governo starebbe valutando modifiche sostanziali per le pensioni anticipate.

La strada è già tracciata e al Cnel si lavora su un duplice binario. L’obiettivo, infatti, è quello di trovare una soluzione che sia sostenibile per gestire la fine della sperimentazione di quota 100 (prevista per il 2021) e quindi evitare lo scalone di 5 anni per il pensionamento anticipato. Inoltre, si cerca di individuare una modalità di integrazione su base fiscale per incrementare le pensioni di lavoratori che, per via delle carriere discontinue e dei bassi salari, avranno una pensione inadeguata.

Tuttavia, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore ci sarebbero già alcune ipotesi al vaglio. La prima vedrebbe una conferma di quota 100 ma modificando i requisiti: 64 anni di età e 36 di contributi (e non 62 e 38) con il calcolo dell’assegno pensionistico da effetturare in versione esclusivamente contributiva (come per opzione donna), ovvero con un ricalcolo contributivo dell’intero montante.

Tra le altre ipotesi individuate, ce n’è una sostenuta dal presidente dell’Inps Tridico. La soluzione per la pensione anticipata (e non a 67 anni come previsto oggi dalla pensione di vecchiaia) dovrebbe essere calibrata, non sull’aspettativa di vita, ma a seconda della gravosità del lavoro stesso. La commissione tecnica per lo Studio delle attività gravose, a tal proposito, è stata confermata in manovra.

L’altra ipotesi di Tridico, annunciata apertamente, è un sistema che tenga conto della condizione dei giovani italiani, che praticano spesso attività lavorative discontinue, creando così un fondo integrativo pubblico che permetta di coprire il periodo in cui si versano meno contributi.

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