Le ultime indiscrezioni sul nuovo sussidio del governo
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Quando parte e come funzionerà il reddito di emergenza?
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La crisi provocata dal covid 19 sta mettendo in ginocchio molte categorie in difficoltà tra cui lavoratori in nero che ora sono disoccupati, così come badanti e colf. Il governo da tempo parla del reddito di emergenza che dovrebbe essere erogato dall’Inps. Vediamo quando parte e come dovrebbe funzionare la domanda.

Il reddito di emergenza è un sussidio pensato per andare a intercettare quella popolazione in difficoltà che non può beneficiare né della cassa integrazione né del bonus da 600 euro destinato alle partite Iva. Si tratta quindi di una platea di lavoratori in difficoltà, magari disoccupati che hanno perso il loro impiego perché possiedono contratti stagionali o di lavoro in nero o temporanei. Ma è previsto anche per badanti, colf e babysitter.

Ormai da oltre un mese si parla del reddito di emergenza, sulla cui adozione non dovrebbero esserci molti dubbi. Tuttavia ancora non sono noti i dettagli. Secondo alcune indiscrezioni, per la domanda del reddito di emergenza potrebbe bastare un modulo di autocertificazione in cui si dichiara di avere i requisiti per usufruire del reddito di emergenza, ovvero che non si è coperti dagli ammortizzatori sociali e dagli attuali bonus previsi per far fronte all'emergenza da covid 19.

Più difficile stabilire quando parte. Tutto lascia immaginare che la misura sarà contenuta nel prossimo decreto di aprile, e quindi il reddito di emergenza dovrebbe iniziare a essere erogato dall’Inps proprio a maggio, magari con tempistiche simili a quelle del bonus per le partite Iva.

Intanto, il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, ha dichiarato in un’intervista a “Circo Massimo” su Radio Capital, che il reddito di emergenza dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 euro, spiegando che Inps e ministero del Lavoro stanno lavorando alla definizione della platea, difficile da determinare perché si tratta di persone che non hanno reddito né ammortizzatori sociali.

 
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