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Le misure contenute nella bozza del decreto agosto 2020
GTRES

Il testo definitivo del decreto agosto 2020 è ormai in dirittura d’arrivo, la bozza di che arriverà a breve in Consiglio dei Ministri, infatti, malgrado qualche tensione dovrebbe essere confermata. Il pacchetto complessivo è da 25 miliardi, vediamo le misure confermate e quelle che escono rispetto alle indiscrezioni degli ultimi giorni.

I 91 articoli contenuti attualmente nel testo del decreto agosto intervengono a tappeto in materia di lavoro, fisco, sanità e scuola. Tra le misure più dibattute ci sono sicuramente quelle che riguardano due interventi legati a doppia mandata, ovvero proroga della cassa integrazione e blocco dei licenziamenti. Si tratta infatti del tema più controverso al momento.

Lavoro

Ma andiamo con ordine ed entriamo nel dettaglio. I licenziamenti sono bloccati già dallo scorso 17 marzo e tale misura verrà prorogata fino al 16 novembre per le aziende che faranno ricorso alla nuova cassa integrazione (per cui è stata attivata un’ulteriore proroga di 18 settimane). Per le imprese che non fruiranno della Cig, ma che l’hanno attivata a maggio e giugno, è previsto un esonero totale degli oneri contributivi per 4 mesi, periodo durante il quale non potranno avvenire licenziamenti.

La nuova cassa integrazione, si diceva, sarà gratuita esclusivamente per le imprese che hanno registrato una perdita di fatturato di oltre il 20% rispetto al 2019. In caso contrario, dovranno versare un contributo del 9% (in base alla retribuzione totale del dipendente per le ore non lavorate). In assenza di perdite riscontrate, il contributo sale al 18%. Agenzia delle Entrate e Inps scambieranno dati per controllare se quanto autocertificato dalle aziende sia corretto.

Misure ad hoc, poi, per il Mezzogiorno. Le imprese del Sud Italia saranno tenute a pagare solo il 30% dei contributi dei dipendenti tra ottobre e dicembre 2020, il resto verrà coperto dallo Stato (per un costo totale di un miliardo di euro). Le 8 regioni che beneficeranno della misura sono: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

I professionisti iscritti alle casse previdenziali private, invece, riceveranno 1.000 euro per maggio (se hanno incassato l'indennità già a marzo e aprile) automaticamente, senza dover far nulla, mentre chi ha sospeso l'attività ad aprile e maggio potrà fare domanda grazie alla riapertura dei termini.

I lavoratori staglionali e in somministrazione del turismo e degli impianti termali riceveranno un bonus di 600 euro (per giugno e luglio), a patto che abbiano interrotto il lavoro tra il primo gennaio e il 17 marzo e che non siano percettori già di Naspi. Lo stesso bonus andrà a:

  • stagionali di settori diversi;
  • lavoratori intermittenti con almeno 30 giornate di attività alle spalle;
  • autonomi privi di partita Iva e iscritti alla gestione separata;
  • iscritti al Fondo pensione dello Spettacolo;
  • marittimi;
  • lavoratori a tempo determinato del turismo e degli stabilimenti termali.

Tutte le attività commerciali dei centri storici riceveranno un bonus a fondo perduto dimostrando una perdita di fatturato di almeno il 50% rispetto a giugno 2019. Ai ristoranti dovrebbe arrivare un sussidio, solo a patto di servire prodotti italiani al 100% ma salta il bonus per chi va a cena fuori paventato negli ultimi giorni. I tassisti e i conducentu Ncc che operano in capoluoghi di provincia e città metropolitane dovrebbero ricevere 1000 euro.

Fisco

Viene prorogato fino al 15 ottobre lo stop alla riscossione delle cartelle esattoriali. Ad ora la sospensione della coattiva è prevista fino al 31 agosto: la proroga coprirebbe tutto il periodo dello stato d'emergenza.

Sanità

Il decreto agosto stanzia più fondi (480 milioni aggiuntivi e limiti di spesa per le regioni aumentati dell’1%) per coprire gli straordinari della sanità per recuperare "prestazioni ambulatoriali, screening e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell'emergenza".

Sarà possibile aumentare il compenso straordinario per dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie, reclutare nuovo personale a tempo determinato e aumentare il monte ore dell'assistenza specialistica in convenzione.

Scuola

Verrà stanziato un altro miliardo tra il 2020 e il 2021 per la messa in sicurezza degli istituti scolastici e per garantire un numero cospicuo di personale. Nella bozza del decreto agosto sono previsti fondi aggiuntivi per 400 milioni nel 2020 e 600 milioni nel 2021. Le risorse sono in parte anche ad ampliare gli spazi dedicati all'insegnamento, anche attraverso l'affitto di strutture temporanee e l'alternanza dell'attività didattica. La gran parte sarà invece impegnata all'attivazione di ulteriori posti di personale docente e amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata) a tempo determinato.

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