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Bonus 200 euro autonomi, come fare domanda e a chi spetta: i requisiti per le partite Iva
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Sono arrivate le tanto attese novità per il bonus 200 euro per autonomi. Come fare domanda e a chi spetta? Ecco il quadro delineato dal decreto attuativo per le partite Iva dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

A partire dalle ore 12 del 26 settembre, infatti, i lavoratori autonomi iscritti all'Inps e i professionisti associati alle Casse di previdenza private potranno richiedere (sui siti dei propri Enti pensionistici) il bonus 200 euro prevista dal decreto Aiuti. Il termine per presentare le domande scade il 30 novembre.

Le casse professionali coinvolte sono quella ei Commercialisti (Cnpadc), dei Consulenti del Lavoro (Enpacl), dei Veterinari (ENPAV), degli Psicologi (ENPAP), dei Biologi (ENPAB), l’EPAP, la Cassa Geometri e la Cassa Forense.

Bonus 200 euro autonomi, a chi spetta

Il bonus 200 euro autonomi spetta ai lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell'Inps, nonché ai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al D.Lgs. 30 giugno 1994, n. 509 e al D.Lgs. 10 febbraio 1996, n. 103 che, nel periodo d'imposta 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.

Il bonus 200 euro autonomi spetta ai lavoratori che rispettino determinati requisiti:

  • già iscritti alle menzionate gestioni previdenziali alla data di entrata in vigore del decreto Aiuti;
  • con partita Iva e attività lavorativa avviata;
  • è necessario aver eseguito almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l'indennità, con competenza a decorrere dall'anno 2020.

Domanda bonus 200 euro autonomi

Il bonus 200 euro agli autonomi e partite Iva viene riconosciuto a seguito dell’invio della domanda all’Inps o alla Cassa di previdenza per i professionisti ordinistici.

Il bonus 200 euro viene erogato sulla base dei dati dichiarati dal richiedente e disponibili all'ente erogatore al momento del pagamento ed è soggetta a successiva verifica, anche attraverso le informazioni fornite in forma disaggregata per ogni singola tipologia di redditi dall'amministrazione finanziaria e ogni altra amministrazione pubblica che detenga informazioni utili.

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