Ancora segnali rialzisti sul costo del danaro da un esponente della Federal Reserve americana. E in un'intervista al Financial Times, il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin ribadisce un concetto su cui questa estate ha insistito il presidente Jay Powell, al simposio di Jackson Hole: i tassi di interesse alti potrebbero restare a lungo, fino a quando non si saranno visti segnali convincenti su una inversione di rotta dell'inflazione.
"Per far diminuire il caro vita devi avere un livello in cui le aspettative di inflazione calano, in modo da avere sufficienti restrizioni sull'economia", ha detto il banchiere centrale. "La destinazione dei tassi di interesse reali è in territorio positivo e il mio orientamento sarebbe di mantenerli fino a quando saremo convinti di aver davvero calmato l'inflazione".
Quale sia questo livello positivo resta dibattuto. Diversi esponenti della Fed hanno indicato il 3,5%. Qualcuno addirittura il 4%, ricorda il Ft. Sulla tempistica con cui raggiungere questo valore, Barking propende per la velocità, con l'unico accorgimento di procedere "evitando di rompere qualcosa".
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