Nuovi standard tecnici per dichiararli investimenti "sostenibili"
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Askanews

La Commissione europea va avanti sulla sua strada sull'inclusione del gas e del nucleare tra le attività economiche qualificate come sostenibili per gli investimenti "verdi". L'Esecutivo comunitario ha aggiornato gli standard tecnici che devono essere utilizzati dai mercati finanziari per la comunicazione al pubblico ("disclosure") di informazioni relative alla "tassonomia" (ovvero le regole di classificazione) degli investimenti sostenibili riguardo al gas e all'energia nucleare.

I nuovi standard tecnici emendano il Regolamento delegato (Ue 2021/2139) sulla comunicazione al pubblico della finanza sostenibile. "Queste modifiche - spiega la Commissione in una nota - garantiranno la piena trasparenza sugli investimenti nei settori e sotto-settori dell'economia coperti e conformi alla tassonomia dell'Ue, consentendo agli investitori di prendere decisioni di investimento informate in linea con le loro preferenze di sostenibilità".

Il regolamento delegato così modificato "richiederà ai partecipanti ai mercati finanziari di indicare, anche tramite un semplice grafico, in che misura i loro portafogli sono esposti alle attività legate al gas e al nucleare conformi alla tassonomia, come stabilito nell'Atto delegato complementare sul clima", riferisce ancora la Commissione.

"All'inizio di quest'anno - ricorda nella nota Mairead McGuinness, commissaria europea per i Servizi finanziari - abbiamo incluso il gas e il nucleare come attività di transizione nella tassonomia della finanza sostenibile, in un numero limitato di circostanze e a condizioni rigorose. Le energie rinnovabili sono una priorità assoluta nella tassonomia dell'Ue, tanto più nell'attuale contesto geopolitico, ma il gas e il nucleare - precisa McGuinnes - hanno un ruolo da svolgere nel nostro percorso in questa transizione energetica" verso l'obiettivo della "neutralità climatica", ovvero l'azzeramento netto delle emissioni a effetto serra entro il 2050.

"Con le regole adottate - continua la commissaria -, il settore finanziario dovrà fornire piena trasparenza per quanto riguarda il grado di sostenibilità dei prodotti finanziari, con ulteriore trasparenza richiesta per gli investimenti che includono gas e nucleare. Questi requisiti saranno ora formalmente trasmessi al Parlamento europeo e al Consiglio Ue, che avranno tre mesi per esaminare l'atto".

L'attribuzione, da parte della Commissione, dell'etichetta di sostenibilità al gas e al nucleare, sia pure temporanea e limitata alla fase di transizione (fino al 2030), ha causato sconcerto e forte opposizione da parte delle organizzazioni ambientaliste e di almeno tre Stati membri, Austria, Lussemburgo e Spagna, che hanno annunciato un ricorso alla Corte europea di Giustizia contro la decisione. 

L'Austria ha poi presentato il suo ricorso l'11 ottobre, mentre un mese prima l'avevano preceduta con una iniziativa analoga quattro Ong ambientaliste (Wwf, ClientEarth, Transport & Environment e Bund, la sezione tedesca di Friends of the Earth). Anche Greenpeace ha annunciato che si rivolgerà alla Corte Ue se la Commissione non risponderà in modo soddisfacente, entro febbraio, una richiesta formale di revisione del suo atto delegato.

Il fronte ambientalista contrario al gas e al nucleare nella tassonomia ha tuttavia già subito una sconfitta, il 6 luglio scorso a Strasburgo, quando la plenaria del Parlamento europeo ha bocciato nettamente, con 328 voti contro 278 e 33 astensioni una mozione di censura contro l'atto delegato della Commissione. La mozione, presentata dai Verdi e dalla Sinistra e appoggiata dai Socialisti e Democratici, avrebbe avuto bisogno della maggioranza assoluta (353 voti) per passare.

 

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