Diventa più difficile contrastare le aspettative su futuri cali dei tassi
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Askanews

Diversi analisti spiegano la reazione morbida dei mercati alle linee apparentemente intransigenti mostrate dalla Federal Reserve, e ancor di più dalla Bce, con aspettative sul fatto che le banche centrali, al di là delle dichiarazioni, finiranno comunque per fermare le manovre di inasprimento monetario, a seguito dei rallentamenti inflazionistici.

"C'è molto da dire sulla reazione 'da colomba' del mercato alla conferenza stampa della Bce, comprese alcune analogie con la Fed e la BoE. Nessuna di queste Banche Centrali è stata, infatti, colomba. Ma tutte sono state più 'falco' di quanto previsto. In particolare, Lagarde, Powell e Bailey non hanno spinto abbastanza contro i prezzi di mercato per spostare le aspettative. Per le Banche Centrali è stato molto più facile plasmare le aspettative di mercato nella fase iniziale del ciclo di inasprimento. Sembra molto più difficile che riescano a contrastare le aspettative di riduzione dei tassi durante la fase discendente, anche se Lagarde ci ha provato, insistendo sull'impegno della Bce a 'mantenere la rotta' in quanto il lavoro della Banca Centrale 'non è finito'", scrivono in una nota di analisi Frederik Ducrozetce Nadia Gharbi, Capo della ricerca macroeconomica e Senior Economist di Pictet Wealth Management.

"Nonostante questo impegno, una serie di nuovi elementi ha contribuito a dare un accenno 'dovish'. La nostra previsione di base per la Bce rimane invariata. Prevediamo che la banca centrale aumenti il tasso di deposito al 3,50% a maggio, con il rischio che a un certo punto scenda a rialzi di 25 punti base", spiegano.

Secondo Dave Chappell, gestore mercato obbligazionario di Columbia Threadneedle Investments "anche se la riunione di marzo sembra bloccata a +50 punti base, le condizioni globali potrebbero essere molto diverse quando la commissione si riunirà a metà giugno. Sebbene la Presidente Lagarde abbia sottolineato che in seguito ci sarà ancora molto da fare, la Banca Centrale potrebbe trovarsi da sola nel continuare a perseguire una politica monetaria in territorio restrittivo. La fine sembra essere prossima e i mercati lo hanno percepito", dice.

 

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